Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Contro il Genoa, a Marassi, finì l’avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. Il disastroso interregno di Juric è poi diventato una zavorra per tutta la stagione.
Contro il Genoa, al ritorno, domani alle 20.45, Claudio Ranieri pretende dalla squadra una risposta dopo il deludente pareggio di Bologna: “Il Genoa è una squadra compatta, serve una partita di grande intelligenza tattica”.
La Roma, in campionato, ha due facce. In casa ha vinto 6 partite e ne ha perse 4, ha segnato 20 gol e ne ha subiti 10. In trasferta non ha mai vinto, ha pareggiato 4 volte e ha perso 6 volte, ha segnato 8 gol e ne ha subiti 16. Con Ranieri in panchina i numeri sono questi: 3 vinte e una persa in casa (11 gol fatti, 3 subiti), 2 pareggiate e 2 perse in trasferta (3 gol fatti e 6 subiti).
Per il tecnico di San Saba non è un problema psicologico: “Credo, semmai, lo sia di attenzione. Faccio vedere ai ragazzi dove sbagliamo, ma poi in campo ci vanno loro. A Bologna ci siamo perduti nel momento in cui stavamo spingendo di più e con troppi uomini. Non si riesce a capire che se ci sono già cinque giocatori che attaccano, almeno due devono restare come sentinelle”.
Come è logico che sia, anche se complica il lavoro degli allenatori, il discorso scivola poi sul mercato, con le diverse situazioni: “Pellegrini ceduto? Tutto è possibile nel calcio, però non credo. Se dovesse arrivare una squadra e lui fosse contento di andare… Ma questo è un discorso che vale per tutti. A sensazione, dico che resterà qua. Soulé? Credo molto in lui, è un giocatore del futuro. Sicuramente resta qui e avrà le sue opportunità. Cristante? Lo rivedremo presto”.