Pagine Romaniste (A. Leopardi) – Il sinistro. La traversa. L’attesa per capire se la palla è entrata. La conferma dell’arbitro. L’esplosione di gioia. Quello di Matias Soulé è tutto tranne che un gol banale. Una rete che allenta le tante pressioni – giustificate e più che legittime – che il talento argentino si porta dietro: la cifra spesa – circa 30 milioni dopo una sola annata, a Frosinone, in cui le sue giocate non hanno comunque evitato la Serie B -, i pochi minuti giocati a inizio stagione e il paragone con alcuni giocatori del passato che in giallorosso non fecero bene, Iturbe e Schick tra tutti.

Matias Soulé, però, ha dimostrato di poter essere al livello di Dybala. Proprio la Joya: suo idolo, amico e mentore che, specie in questo periodo, starà facendo su Matias un lavoro importante, anche dal punto di vista mentale. Il risultato è che il numero 18 ha segnato un gol alla Dybala: lo stesso che, nella stracittadina, il fuoriclasse di Laguna Larga non ha ancora trovato. Così, se la Roma si trova a non essere felice per la situazione di classifica, può sorridere per aver trovato un giocatore che può aver fatto quello step mentale richiesto.

Certo, anche Iturbe fece gol al derby. E anche Schick, di poca importanza, in una semifinale di Coppa Italia a risultato già compromesso. E sappiamo tutti com’è andata. Anche Pellegrini fece gol al derby d’andata. Un gol che resta finora l’unico acuto di una stagione da dimenticare. Segnare alla Lazio, quindi, non necessariamente apre le porte per un futuro migliore. Soulé, però, ha qualcosa di diverso e già prima di questo derby lo aveva dimostrato. A lui il compito, ora più che mai, di fare il Dybala. A lui il compito di elevare la Roma. Al di là della classifica, forse già compromessa per l’ambito posto Champions. Sulla Capitale, però, è arrivato appunto un raggio di Soulé. A lui il compito di accecare tutti con la sua classe.