La Repubblica (L. d’Albergo – M. Pinci) – Intervistata dal quotidiano, l’ex sindaca di Roma e oggi presidente della commissione Expo 2030 per il Campidoglio, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al nuovo sponsor giallorosso. Ecco le sue parole:

Questa storia è una vergogna. Ci sta che la Roma si faccia sponsorizzare da chi vuole, ma c’è una questione di modi e di tempi. Per mettere il nome di Riad, prima concorrente della Capitale nella rincorsa all’edizione 2030 di Expo si poteva aspettare e stringere un eventuale accordo dopo il 28 novembre”.

Perché una vergogna?
“Perché in questo momento stiamo tutti remando dalla stessa parte per portare Expo a Roma, all’Italia. Questo è il momento di stare uniti”.

Per il sindaco Roberto Gualtieri la mossa saudita mostrerebbe la paura di perdere Expo di Riad.
“Noi siamo Caput Mundi, la culla del diritto, patria della civiltà romana e custode di monumenti millenari: non possiamo avere soggezione di Riad”.

Tornando alla Roma, si tratta della stessa squadra che tratta con il Comune per realizzare il suo nuovo stadio. Ci è passata anche la sua amministrazione, facendosi male.
“Già… ma questo progetto è sbilanciato a favore del club. I terreni su cui potrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma , privato, sarebbero pubblici. E l’iter stato accelerato al massimo con un dibattito pubblico condotto in assenza di progetti e carte su cui esprimersi”.

La Roma parla di un accordo tra privati.
“Oggi una delle due squadre della città ha chiuso un accordo con l’ente per il turismo di una città in competizione con Roma”. 

Convocherà i rappresentati di Roma e Lazio in commissione Expo?
“Ci stiamo riflettendo. Questo è un passaggio brutto anche per i tifosi”.

Dove si può comprare tutto, dal Saudi Village alla Casina Valadier allo sponsor su una delle squadre della città concorrente.
“A proposito del Saudi Village, io mi chiedo se sarebbe stato possibile organizzare un evento per mettere in vetrina Roma a Riad.  Il sindaco poteva farsi sentire. Ma parliamo della stessa persona che mentre un gruppo di tifosi devastava la macchina di una lavoratrice e la città è a pezzi, pensava bene di correre a farsi una foto con un calciatore appena giunto nella Capitale  (Romelu Lukaku, ndr)  davanti al Colosseo con la maglia della Roma”.

Oltre le polemiche, una proposta.
“Sarebbe bello se la Roma mettesse sulle proprie magliette il logo di Roma Expo 2030 per dare un segno di sostegno alla nostra candidatura. Potrebbe farlo anche la Lazio. Credo che tutti i romani ne sarebbero orgogliosi”.