Rabbia Roma. Punita solo nel finale

Il Messaggero (S. Carina) – Il regalo per i 60 anni dal suo amico Spallettone se lo aspettava diverso. Non è servito stuzzicarlo alla vigilia, preparare una gara accorta, uomo su uomo per poi alla prima occasione provare a ripartire. Perché se poi dall’altra c’è un marziano che appena vede la porta ne mina la stabilità, c’è ben poco da fare. E se quando esce lui, il sostituto, Simeone, s’inventa un’altra perla, è segno che non è serata. E vero, come dice Mourinho il Napoli non avrà Dybala.

Ha però Osimhen che viaggia alla me dia di quasi un gol a partita (14 reti in 16 gare) e Kvaratskelia di un assist ogni due (con ieri sale a quota 8). Sono loro, oltre ad un impianto di gioco collaudato per il quale va dato grande merito al tecnico toscano, a superare la Roma 2-1.

Che senza Zaniolo, un Pellegrini a mezzo servizio, Spinazzola che sembra la controfigura del calciatore ammirato nell’Europeo vinto dagli azzurri, esce dal Maradona battuta ma non annichilita come accaduto ad esempio alla Juventus un paio di settimane fa. Certo il -16 dagli azzurri pone delle domande (su tutte: c’è questa differenza tra le due rose?) ma quello che conta è la zona Champions e questa rimane distante soltanto un punto.

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