Corriere dello Sport (R.Maida) – Non bastavano infortuni e squalifiche: ora arriva anche la minaccia Covid. I tamponi effettuati ieri dai nazionali sono risultati negativi, ma lo scenario in casa Roma diventa preoccupante non solo per la trasferta contro il Sassuolo, ma anche per l’intenso traffico di partite che si giocheranno da domani fino al 25 aprile. 6 impegni in 23 giorni e se la Roma superasse lo scoglio Ajax ci sarebbero partite in mezzo alla settimana fino a fine stagione. Un calendario così non s’è mai visto. Questo da un lato lustra l’orgoglio romanista, ma dall’altro legittima le preoccupazioni già espresse da società ed allenatore: la Lega ha fornito un sostegno soltanto per la sfida contro l’Atalanta che si giocherà di giovedì e non di mercoledì.
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Non ha lasciato le canoniche 72 ore tra una partita e l’altra per le sfide contro l’Ajax. Con Bologna e Torino si giocherà domenica alle ore 18. Di buono c’è che il Covid a Trigoria ha già banchettato allegramente: sono stati 16 i giocatori contagiati nei mesi precedenti. Fonseca prepara una formazione sperimentale per il Sassuolo, secondo necessità e logica. Con l’Ajax alle porte non si possono rischiare giocatori che non si solo mai allenati. Contando anche le squalifiche il quadro è presto composto, a meno che Fonseca non decida di tornare alla difesa a 4.