Corriere dello Sport (R.Maida) – È nata la Roma. A tratti rutilante, sotto la spinta dei suoi assi, in definitiva travolgente. Un rullo irrefrenabile, capace di segnare 7 gol dopo 17 anni e di riportare l’entusiasmo all’Olimpico. È stato uno spettacolo di qualità e opulenza persino sorprendente, per ciò che si era visto prima della sosta. L’Empoli ha offerto un grosso aiuto a Mourinho regalandogli un rigore dopo 34 secondi – mani senza senso di Walukiewicz – e un autogol imprevedibile che ha definito i contorni del gap tra le squadre già nel primo tempo. Ma il resto è stato una carrellata di prodotti della casa. Evidentemente l’ingresso di Lukaku, il ritomo di Dybala e la verve di Renato Sanches hanno ribaltato la squadra: facile parlare di schemi, di moduli, di teoria. La verità è che quando puoi utilizzare i giocatori migliori, i risultati vengono di conseguenza. La Roma deve solo sperare che gli infortuni smettano di tormentare i muscoli più fragili: in questo caso l’obiettivo Champions sarà verosimile nonostante la falsa partenza.
La prima vittoria del campionato è maturata così in fretta da non lasciare il tempo di controllare le disposizioni tattiche delle due squadre. Vittima forse del miedo escemico, la paura che paralizza le avversarie del Real Madrid al Bernabeu, l’Empoli dopo meno di 8 minuti era sotto 2-0. Dopo il rigore di Dybala, è stato Renato Sanches a segnare il secondo gol in coda a uno scambio con Kristensen. Bravo e preciso anche il terzino, entrato in tutti e due i gol con i cross da destra. Malissimo invece la struttura di Paolo Zanetti, che aveva inizialmente rinunciato a Baldanzi e Caputo per puntare sulla carica degli ex Cancellieri e Destro. Non ha funzionato. Baldanzi guarda caso, entrando sullo 0-4, ha colpito un palo dalla distanza. l’unico lampo. E ora i numeri reclamano una scossa: zero punti e zero gol in quattro partite, con il fardello di questa disfat ta umiliante, sono un problema serio. L’allenatore è infatti a rischio.
È piaciuto per personalità e attenzione anche il debutto di NDicka, alla prima assoluta con la Roma in sostituzione di Smalling. E. non poteva mancare alla festa Lukaku, sempre a segno negli ultimi sette debutti, ben servito da Belotti davanti a Berisha. A quel punto lo stadio è esploso, senza quasi accorgersi del successivo 7-0 di Mancini innescato da un assist di tacco (I) di Cristante. Avevano tanti desideri arretrati da esaudire, i giocatori, per continuare a martellare il povero Empoli. Non sarà sempre così semplice vincere le partite ma questa serata promette una stagione ambiziosa.