Quel po’ di Sassuolo smontato a Trigoria e (ri)costruito in Emilia

lorenzo pellegrini

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Gioca recompra stasera? Attaccante spagnolo, ottima prospettiva, un po’ caro ma pronto all’uso. Recompra è Lorenzo Pellegrini. È Luca Mazzitelli. O Federico Ricci. È Trigoria che ha preso casa a Sassuolo e se tornerà mai indietro un giorno, sarà a peso d’oro. Rimpianti, scelte e necessità si mescolano in un frullatore di emozioni, stasera, al Mapei Stadium.

SCELTE – Cinque facce che a Roma conoscono come le tasche: amici come prima, oggi sono avversari. Perché questa è stata la politica della Roma, almeno finora: a un giovane non si può garantire il posto, se resta rischi di perdere il capitale, a fare il giochino avanti e indietro con i prestiti il costo è maggiore del beneficio e allora a un certo punto si deve fare una scelta. Che si può sbagliare, certo. Lo ripete pure Luciano Spalletti, che ha messo bocca – è bene specificarlo – solo su una delle cinque operazioni tra Roma e l’Emilia, quella di Federico Ricci. «Lui magari ti fa pentire di averlo mandato a giocare – ha detto l’allenatore giallorosso –, ma intanto ti prepara il valore per il prossimo anno. Valore che sarebbe sceso, se il calciatore fosse rimasto qui a fare la riserva. La Roma deve fare attenzione anche alle questioni economiche, così diventa difficile indovinarle tutte». E in questo vicolo s’è infilato il Sassuolo, che a Trigoria s’è abituato ormai a fare la spesa. In principio fu Luca Antei, difensore centrale, che tra prestito, prima metà del cartellino e seconda metà a Trigoria ha portato 1,5 milioni di euro. L’addio è per sempre, non c’è via di ritorno.

LEGATI – Gli altri quattro, chi più chi meno, restano legati a Trigoria. Chi solo per una percentuale sulla futura rivendita. Parliamo di Matteo Politano, ad oggi (domani chissà) il rimpianto più grande in versione giallorossa: l’esterno d’attacco che spaventa Spalletti è tutto del Sassuolo, che l’ha acquistato con un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro. La Roma non ha il diritto di riacquisto, si è tenuta il 20% di una futura rivendita. La moneta più che l’investimento. Che è poi è stata la ratio di alcune scelte dell’ex d.s. Walter Sabatini. La cessione di Luca Mazzitelli, nel gennaio 2016, servì a finanziare gli arrivi di Perotti ed El Shaarawy. Il Sassuolo prese il centrocampista che allora tanto bene faceva al Brescia per 3,5 milioni di euro. Eccola, la recompra: la Roma si è tenuta la possibilità di riportarlo indietro per tre anni con una cifra a salire che oggi sarebbe di 10 milioni di euro. Ancora di più per l’altro centrocampista, Lorenzo Pellegrini: andò via solo per 1,25 milioni, oggi il riacquisto a Trigoria costerebbe 12 milioni (l’estate scorsa erano 10). L’ultima operazione è stata quella di Ricci: il 31 agosto la Roma scelse di salutare lui e non Iturbe, complicato oggi dire che la scelta sia stata azzeccata. L’esterno è partito in prestito con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni: se il Sassuolo eserciterà l’opzione, perché Ricci torni a casa serviranno 7,5 milioni. Soldi di qua, giocatori di là: il bivio è fondamentalmente questo. Recompra è lì in mezzo, a galleggiare tra le linee.

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