Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – 45’ di sofferenza, poi gol a grappoli e tanti applausi. La Roma non guarisce del tutto dai suoi malanni ma spazza via il Benevento ottenendo 3 punti vitali che le consentono di scavalcare la Lazio in classifica e agganciare il 4° posto che vale “virtualmente” la partecipazione alla prossima Champions League. I giallorossi strappano il primo successo interno del 2018. Due vittorie di fila non si verificavano, in campionato, dal mese di novembre: 4-2 alla Fiorentina e 2-1 alla Lazio. Dal 20 agosto 2016 (in casa contro l’Udinese) Dzeko e soci non realizzavano 4 gol in un tempo.
LA “MANITA” MANCAVA DA MAGGIO – Cinque reti in 90’. Numeri persino sorprendenti per una squadra, la Roma, che aveva totalizzato lo stesso identico bottino nelle precedenti 7 gare ufficiali. 5 gol in una sola partita mancavano dal 20 maggio (trionfo per 5-3 sul campo del Chievo) e un successo per 5-2 non si verificava addirittura da 6 anni: 1° aprile 2012, avversario il Novara di Attilio Tesser, sempre all’Olimpico. Sono 27 i gol totali subiti in stagione, 21 su azione e 6 su palla inattiva (4 su rigore e 2 su sviluppi di corner). La Roma ha incassato una sola rete da fuori area da inizio anno: il provvisorio 1-0 di David Luiz a Stamford Bridge, lo scorso 18 ottobre in Champions League. Stephan El Shaarawy si conferma il giocatore più sostituito della rosa: 20 presenze dal 1’ e ben 14 volte richiamato in panchina da mister Di Francesco.
8 I GOL DI TESTA IN STAGIONE – Alla fiera del gol partecipano un po’ tutti. In primis Federico Fazio e Edin Dzeko, autori rispettivamente del 2° e del 14° centro stagionale. Il bosniaco sale a quota 11 in campionato, -3 dalla coppia juventina Dybala-Higuain (14). Più staccati gli altri bomber del torneo: Immobile (20), Icardi (18), Quagliarella (17) e Mertens (15). Sono in tutto 8, su 48 complessive, le reti di testa siglate dalla Roma da inizio anno. Cengiz Under si ripete dopo la gran giocata del Bentegodi e firma la sua prima doppietta in Italia. Grazie al genietto turco, la Roma è tornata a far male da fuori area: prima di Verona, ciò non accadeva dal guizzo letale di Nainggolan nel derby del 18 novembre. Infine, gloria per Gregoire Defrel, abile nel trasformare il 7° rigore concesso in stagione alla formazione capitolina. L’attaccante francese non esultava dal 28 maggio scorso, quando vestiva ancora la maglia del Sassuolo: tripletta sul campo del Torino.