Quando Trigoria deve ricomprare i suoi gioielli

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – A volte ritornano. Davide Frattesi, come Alessandro Florenzi e Lorenzo Pellegrini. Prodotti del vivaio giallorosso che la Roma ha dovuto riacquistare dopo averli ceduti per fare cassa. Nel 2012 la prima di queste operazioni scellerate. Zeman volle in prima squadra Florenzi e il direttore sportivo di allora, Walter Sabatini, lo stesso che aveva ceduto anche Pellegrini al Sassuolo, ha dovuto esercitare il controriscatto dell’ex capitano, per un milione e mezzo e la comproprietà dell’attaccante Pettinari.

Lo stesso è successo a Lorenzo Pellegrini. Nel 2015, quando aveva già esordito in Serie A con Garcia, è stato ceduto a titolo definitivo al Sassuolo per 1,25 milioni di euro, all’età di 19 anni. La Roma si è riservata il diritto di riacquisto che ha esercitato due stagioni dopo, pagando al Sassuolo dieci milioni.

Ancora il Sassuolo protagonista con Frattesi, acquistato nel 2017 per cinque milioni di euro. La Roma avrebbe potuto riacquistarlo fino alla scorsa stagione, per dieci milioni il primo anno e quindici il secondo. Ma è stato deciso di non esercitare il diritto di controriscatto. Quest’anno, con la definitiva consacrazione del centrocampista nella prima stagione in Serie A e la convocazione in Nazionale, la sua quotazione è salita alle stelle.

 

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