Il Tempo (G.Giubilo) – Avanti di due gol. Ma stavolta, rispetto alla gara di andata, i minuti a disposizione per difendere il doppio vantaggio sono una sessantina, quindi teoricamente non c’era da stare molto tranquilli. Stavolta l’incubo si materializza in apertura di ripresa, pochi minuti bastano per dilapidare il tesoretto che avrebbe potuto essere più sostanzioso. A metà gara equilibrio ristabilito e Roma in evidente difficoltà, ma il dramma che stava maturando trova finalmente un lieto fine. Il rigore di Pjanic riporta avanti i romanisti che con affanno, nonostante l’uomo in più, portano a casa i tre punti che l’avvicinano a una qualificazione non ancora matematica, ma più probabile. Non è stata la Roma migliore, pesano anche gli infortuni a Florenzi e a Maicon, quest’ultimo in campo soltanto per pochi minuti. Per il derby ci vorrà un altro atteggiamento e soprattutto meno distrazioni.
Nella prima serata della Champions, un buon punto per la Juventus non ancora al sicuro, ma in posizione privilegiata. Nessuna sorpresa nella sfida più attesa del turno, quella del Bernabeu, dove il Real Madrid sta giocando a immagine e somiglianza del suo Rafa Benitez. Vedere i merengues dediti al più bieco catenaccio stringe il cuore, ma alla fine il lavoro sporco paga. Non si sentiva la mancanza dell’Europa minore, che però irrompe inesorabile a complicare la vita a quei fessacchiotti che dedicano le loro attenzioni agli impegni di campionato già dietro l’angolo. La Lazio ha un derby imminente, da giocare da sfavorita e dunque nella migliore condizione di spirito seconda la cabala. Pioli porta in Norvegia i magazzinieri e qualche loro amico occasionale. La qualificazione sembra comunque blindata contro l’ultima in classifica. Gioca in casa il Napoli, dunque soltanto Sarri può consentirsi un comodo turn over contro i danesi, ora secondi. Non può permettersi confidenze la Fiorentina dopo le sconfitte interne con il Basilea e il Lech Poznan. Non è ancora fuori dai giochi, ma è indispensabile che vada a vincere in Polonia.