Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Il Professore Pier Paolo Mariani, medico chirurgo ortopedico, a Villa Stuart ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti al termine dell’intervento a Florenzi. Queste le sue parole:
Intervento perfettamente riuscito?
Tutto riuscito, non ho avuto difficoltà, tutto tranquillo. Sono stati presenti i medici della Roma. Intervento, tra virgolette, di routine, anche se ha le sue complessità. Che altro dirvi, non ci sono state eccessive sorprese, quindi già questo è un buon inizio, speriamo di proseguire. È un ragazzo positivo, i tifosi romanisti lo conoscono, abbiamo già cominciato a scherzare. I miei ferristi sono laziali, già si sono dati appuntamento al derby! È un buon inizio, un giocatore che già freme e dice che vuole tornare tra 100-110-150 giorni significa che è già proiettato non all’intervento, non sta piangendo su quello che è successo, ma su quando ritornerà. L’aspetto psicologico fa sentire tranquillo il chirurgo, è un aspetto volitivo. Ben vengano altri 100 Florenzi.
Tempi di recupero?
Vengono decisi step by step, normalmente in 90 giorni, giorno più o giorno meno, do il nulla osta per ridarlo alla squadra, poi sarà il team di preparatori e allenatori che decide se impiegare subito i giocatori, se lo vedono meno pronto aspettano, sono valutazioni tecniche, di calcio. Io non ci capisco nulla.
100 giorni è una valutazione plausibile?
Io in 90 giorni, sempre incrociando le dita, se dovesse andare tutto bene lo rido al mister Spalletti e al suo staff tecnico, decideranno loro.
Il protocollo cosa prevede?
Prevede tante cose, è difficile spiegarlo, possiamo fare una conferenza scientifica io e lei (ride, ndr) ma prevede da subito il passaggio a una fase già immediata di recupero dell’articolazione, ma non solo inteso come movimento, ma come recupero centrale, propriocettivo, entriamo in un discorso complesso. Quello che prevedo è che mi consegnano un atleta e io rido un atleta il giorno dopo, non un paziente. Florenzi è un atleta e continuerà a essere un atleta subito dal giorno dopo. Nella fase di recupero si comporterà come un atleta.
In casa Roma c’è un forte problema con i crociati?
A Roma c’è il Papa, i crociati abbondano (ride, ndr). Ci sono tutta una serie di studi, ci sono anni in cui va tutto bene, anni in cui c’è un’incidenza maggiore, già basta cambiare alimentazione o cambiare clima, umido o meno umido, già questo comporta un rischio diverso. Ci sono talmente tante variabili che possono creare tanti errori nelle valutazioni statistiche, per cui rassegniamoci, certi giochi, certe attività sportive hanno una certa attività di rottura. Che poi possono essere distribuite nell’arco di una stagione o meno.