La Stampa (G. Buccheri) – Inchieste (molte), atti e intercettazioni. Il calcio, o meglio la sua procura federale, è sommersa da una mole di lavoro che non può far altro che ingolfarne i risultati. Così, nelle ore dell’ultimo scandalo scommesse, arriva la prima mossa, attesa da tempo e invocata da tutti. Le carte sono state già inviate al Coni per il via libera, al loro interno un progetto ben dettagliato dal governo Tavecchio: presto, molto probabilmente a partire dal 1° luglio, nasceranno tre procure territoriali, con il compito di occuparsi dei misfatti dei Dilettanti. Gli uffici saranno inaugurati a Milano, Roma e Napoli, perché la divisione sarà attraverso la penisola, per macroregioni. L’obiettivo è semplice: a oggi, di media la procura federale della Figc deve seguire più di 2500 inchieste a stagione, più della metà per situazioni legate proprio al mondo dei Dilettanti o più giù. La creazione di tre aree nuove di intervento non potrà che dare risposta al problema delle mancanza di tempo per mettere un punto a moltissimi casi, spesso aperti per mesi e mesi. La strana archiviazione Intanto, il fronte del calcio scommesse rischia di ampliarsi. I magistrati della procura della Repubblica di Catanzaro aspettano di ricevere per l’inizio della settimana gli atti dai tribunali dei luoghi dove sono stati arrestati gli indagati nella notte di martedì: alcuni di loro hanno già fatto le prime ammissioni di responsabilità in merito alle combine e potrebbero collaborare. Su una delle gare sotto la lente investigativa dei pm arriva, però, l’archiviazione della procura della Figc. A comunicarlo è il sito del Pavia che scrive come la gara con il Pro Patria sia stata archiviata per mancanza di fatti di natura disciplinare dopo la segnalazione di flussi anomali di scommesse. Il presidente della Lega Pro Macalli, intanto, si è visto ridurre da sei a quattro mesi la squalifica in appello: se entro il 15 giugno l’assemblea non approverà il bilancio, la Lega verrà commissariata.