Alberto De Rossi lo ripete come un disco rotto: il nostro obiettivo non è vincere, ma portare giovani in prima squadra. Ma nell’anno dell’esplosione di Daniele Verde – esordio diverso da quello dei vari Caprari, Ricci e Mazzitelli: da anni non si vedeva un ragazzo della Primavera così decisivo sin dalla prima partita da titolare in A, forse dai tempi di Daniele De Rossi – la Roma sta vincendo sul campo come non mai. In semifinale al Viareggio (uscendo contro l’Inter, che ha vinto 7 gare su 7), in finale con la Lazio in Coppa Italia, virtualmente prima nel girone (secondo posto due punti dietro al Bari, ma con una gara da recuperare, contro l’Avellino, ultimo e staccato in classifica, 6 punti contro 37), e nei quarti di Youth League, dopo l’esaltante successo in trasferta contro l’Ajax, ai calci di rigore, con Gabriele Marchegiani protagonista indiscusso.
MEGLIO DI TUTTE – Delle cinque squadre che hanno partecipato alla Champions dei giovani, giunta alla seconda edizione, solo tre avevano raggiunto gli ottavi – la Juventus da due anni esce ai gironi – e solo la Roma li ha superati, visto che Milan e Napoli nel 2013-14 si fermarono contro Chelsea e Real Madrid. Se pure la corsa si fermasse nei quarti, contro il temibile Manchester City – che nel girone dei giallorossi ne ha vinte 6 su 6, lasciando sfogare Verde e compagni nella gara di ritorno a Trigoria per poi passare dallo 0 0 allo 0 4 tra 26’ e 48’ della ripresa – la Roma avrebbe già fatto l’impresa. Anche perché a livello giovanile è difficilissimo gestire le forze: la Primavera di Florenzi che vinse lo scudetto nel 2011 non aveva fatto strada al Viareggio, uscendo negli ottavi ai calci di rigore contro la Sampdoria (che in attacco schierava Zaza e Icardi).
TOUR DE FORCE – Quest’anno le partite ufficiali sono già 33: lo scorso anno furono in tutto 35, visto che l’avventura al Torneo di Viareggio si chiuse dopo tre partite, come quella in Coppa Italia. E andando avanti, salgono i coefficienti di difficoltà: le gare di Youth League hanno accelerato la maturazione di tanti ragazzi – dal leader della difesa Calabresi al regista interno Pellegrini, entrambi più volte convocati da Garcia – e dopo aver sfidato Bayern Monaco e Manchester City a dicembre Vestenicky & co. si sono sbarazzati con grande facilità dell’Inter e dell’Atalanta in Coppa Italia. L’Inter si è presa la sua rivincita a Viareggio, vincendo 4-0 la semifinale, ma è stata una gara del tutto parti colare, con un campo impraticabile, tre espulsioni e due rigori contro. A fine campionato potrebbe esserci la rivincita: sono considerate le due più forti del campionato, con il Milan e la Lazio che sono pronte a dar fastidio, forse anche la Fiorentina.
RIVINCITA – Ma la sfida vera sarà con i biancocelesti, che dettero l’ultima grande delusione a De Rossi, a conclusione della scorsa stagione, il quarto di finale che la Roma vinceva 2-0 e perse 2-3. In campionato il 29 ottobre fu 2-2, il ritorno sarà nel prossimo turno, domenica alle 11 a Trigoria: giallorossi avanti di 2 punti, e con la partita in meno di cui sopra. La rivincita varrà la Coppa Italia: la Roma ha eliminato Parma, Atalanta e Inter. La Lazio invece: Napoli, Palermo e Juventus. L’8 e il 25 aprile l’atto decisivo: sede non annunciata, date fluttuanti, ma l’Olimpico è pronto.
La Gazzetta dello Sport – F.Oddi