Federico Guidi, tecnico della Roma Primavera, ha rilasciato una intervista ai canali ufficiali del club dopo il pareggio a reti bianche contro il Milan dei pari età. Queste le sue parole:
Mister, è finita 0-0 ma in realtà sarebbe potuta terminare con ogni altro risultato, perché è stata una gara molto bella, godibile.
“Sì, penso che sia stata una bella partita da vedere: quella che mi aspettavo. Penso che di contenuti sul campo ce ne siano stati tanti, perché affrontavamo una squadra che come noi fa un calcio estremamente propositivo.
Sono due squadre che giocano a calcio. Per possesso e per intensità di pressing, sono quelle che stanno facendo meglio. Quindi, mi aspettavo questo tipo di partita e sono contento della prestazione della squadra, perché abbiamo creato, abbiamo concesso su un calcio d’angolo l’occasione del palo, e penso che sia stata l’unica sbavatura, dove avremmo potuto fare di più. Ci siamo persi per una frazione di secondo Zeroli.
Per il resto, la squadra ha fatto molto bene e quindi torniamo a casa portandoci dietro delle sensazioni positive”.
Forse, la chance migliore è stata appunto il palo del Milan, però ai punti probabilmente avrebbe potuto vincere la Roma, perché ha avuto tante occasioni: è mancata un po’ di precisione o qualcos’altro, secondo lei?
“Golic ne ha avute due molto, molto grandi, perché era solo praticamente nell’area piccola, sempre venuta sugli sviluppi dei calci piazzati, ma questo è sinonimo della partita che abbiamo visto, dove veramente i dettagli potevano spostare l’equilibrio della gara. E poi sì, secondo me nel primo tempo abbiamo avuto tre, quattro occasioni che, se non avessimo sbagliato l’ultimo passaggio, l’ultimo controllo, saremmo arrivati in porta, per concludere in maniera pericolosa. Però, su un campo oggi molto veloce, perché è piovuto, queste sono delle difficoltà che hanno avuto tutti e ventidue i ragazzi.
Quindi, ripeto, è stata una bella partita. Complimenti ai ragazzi nostri e complimenti al Milan, perché quando si gioca questo tipo di partite, è piacevole vederle ed è piacevole giocarle”.
E giocarle anche con due filosofie diverse: la Roma è partita con quattro 2006 e il Milan con un solo 2004. In un’annata come questa, con il nuovo regolamento, anche questa è una cosa da sottolineare: il fatto che due squadre così competitive si presentino con delle distinte del genere.
“Sì ma noi, come il Milan e come tante altre squadre, non siamo soliti guardare la carta d’identità: io e il mio staff guardiamo quello che durante la settimana i ragazzi ci fanno vedere, e scegliamo. Sappiamo che i gruppi 2006 e 2007 sono estremamente competitivi: all’interno del settore giovanile della Roma ci sono tanti prospetti che possono diventare dei calciatori importanti. È chiaro che ora ancora devono avere il tempo di crescere, di sbagliare, di migliorare. Però, siamo sulla strada giusta.
Io penso alla crescita dei 2006 che oggi sono scesi in campo, ma mi viene da menzionare Nardin e Bah, che sono 2007 e che oggi non hanno preso parte alla partita, ma che con grande continuità si stanno già allenando nel gruppo Primavera. Questo è sinonimo che nel settore giovanile della Roma, come in quello del Milan, ci sono dei giocatori di prospettiva”.