Primavera, Firenze amara: la Roma cade

Il Tempo (M. Vitelli) – Finisce il sogno della Roma Primavera di poter centrare nella stessa stagione due obiettivi importanti come il campionato (che attualmente guida con 6 punti di vantaggio sull’Inter) e la Coppa Italia. Nella semifinale della Coppa nazionale di categoria, i giallorossi di Alberto De Rossi si arrendono alla Fiorentina detentrice del trofeo da tre stagioni consecutive.

In casa dei viola finisce 5-2, ma la Roma esce comunque a testa alta. La squadra capitolina passa subito in vantaggio, è il 4’ minuto, con un gol di Voelkerling Persson che capitalizza uno scambio tra Rocchetti e Tahirovic. La Roma potrebbe raddoppiare appena due giri di lancette d’orologio più tardi, ma l’estremo difensore della Fiorentina Andonov esce bene su Tahirovic imbucato da un lancio perfetto di Volpato. E al quarto d’ora arriva il pareggio dei padroni di casa con Bianco. La Roma sbanda e la squadra di Alberto Aquilani ne approfitta. Al 21’ Bianco si veste da assist-man e serve in profondità Toci che incrocia col sinistro portando avanti i suoi. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco che l’ex-Sudtirol cala il tris, stavolta col destro. Alla mezz’ora la Roma ha la grande chance di rientrare in partita, ma il bellissimo tiro in controbalzo di Volpato centra il palo, poi Tahirovic non trova la porta. Prima del riposo i viola pareggiano il conto dei legni con Di Stefano, il suo tiro è deviato in modo decisivo dal sempre ottimo Mastrantonio.

I minuti scorrono e mister De Rossi chiama i suoi a giocare più alti, lasciando spesso la difesa solo nei piedi di Ndiaye e Keramitsis. E al minuto 59’ Toci punisce la retroguardia giallorossa insaccando dopo una respinta di Mastrantonio su tiro a botta sicura dell’onnipresente Bianco. Con il passaggio alla finale ormai conquistato, la Fiorentina prova ad abbassare il ritmo-partita, ma la Roma non ci sta e al 74’ trova ancora il gol con Tahirovic che punisce la leggerezza della difesa avversaria e accorcia ancora il risultato. La speranza romanista di tornare in partita dura però solo un minuto perché Bianco (ancora lui), sfuggito a Keramitsis, trova subito il 5-2. Nel finale, Voelkerling Persson, già ammonito pochi minuti prima, entra in ritardo su un avversario. Il fallo gli costa il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione.

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