La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Sostituire un allenatore che è stato in panchina 19 anni, ha messo piede a Trigoria per la prima volta nel 1993, ha vinto 4 scudetti (uno con i Giovanissimi) e si è sempre distinto nelle oltre 700 partite in giallorosso, per classe ed eleganza, non è e non sarà facile. Alberto De Rossi si è sempre piegato alle esigenze della prima squadra, rifiutando di fare il traghettatore perché c’era il figlio Daniele e “Ogni padre mette davanti il bene del suo ragazzo al proprio. Anche perché io sto bene dove sto“.
Adesso, 740 partite dopo, lo attende un ruolo da dirigente e un progetto importante. Nel dettaglio è il nuovo Responsabile sviluppo e formazione allenatori squadre nazionali. “Sono felice di poter proseguire il mio rapporto con il club, che considero unico e viscerale. Ho provato subito empatia rispetto al progetto che mi è stato prospettato, sono impaziente di poter mettere la mia esperienza a disposizione degli allenatori delle squadre nazionali del settore giovanile della Roma“, ha detto De Rossi. In pole per sostituirlo c’è Federico Guidi, ex Fiorentina e ora al Teramo.