Il Tempo (M. Vitelli) – Vincere per convincere. Oggi alle 20.30 (diretta Sportitalia) la Roma Primavera scende in campo al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro l’Inter in palio c’è il titolo di campione d’Italia di categoria. Potrebbe essere l’ultima partita di Alberto De Rossi sulla panchina della Roma Primavera, che dopo nove anni durante i quali ha portato in Prima Squadra tanti giocatori questa volta potrebbe davvero lasciare.
E per il toto-panchina ci sono già dei nomi in circolazione. Tra i candidati più gettonati, Federico Guidi, il quarantaquattrenne che nell’ultima stagione ha guidato il Teramo in Serie C. Formatosi nei Giovanissimi e negli Allievi dell’Empoli, Guidi è passato poi ad allenare la Primavera della Fiorentina, dove è stato dal 2014 al 2017, fino a quando ha deciso di occuparsi delle rappresentative italiane Under 19 e Under 20. Terminata anche questa esperienza, è tornato ad allenare squadre di club lavorando per la Casertana, il Gubbio e il Teramo.
Dopo aver chiuso in vetta la Regular Season, i giallorossi vogliono terminare la stagione col botto. Ma per i ragazzi d De Rossi in palio non c’è solo lo scudetto perché mai come adesso la chance del grande salto tra i big è dietro l’angolo. José Mourinho, infatti, dal suo arrivo nella capitale ha spesso pescato nella rosa della Primavera, portando diversi giovani a sentire cosa si respira nello spogliatoio dei grandi. Tra questi, chi ha sfruttato in pieno l’occasione è Nicola Zalewski.
Il ventenne di Tivoli ha subito conquistato lo Special One con una serie di prestazioni più che convincenti ed oggi è un titolare sul quale già si sono accesi i riflettori di tante società importanti. Tra gli osservati speciali di questa finale, certamente anche il trequartista classe 2003 Cristian Volpato e il centrocampista del 2004 Giacomo Faticanti.
Il primo, che fa parte della “scuderia” di Francesco Totti ha anche già esordito in prima squadra, regalandosi pure la gioia di realizzare un gol (contro il Verona nella gara pareggiata dai giallorossi 2-2). Faticanti, invece, attende con ansia il suo turno.