Il Messaggero – È rinato lo stadio Tre Fontane. Ieri la Roma Primavera ha inaugurato, vincendo 1 a 0 con il Cork City, il nuovo corso dell’impianto dell’Eur ristrutturato grazie al progetto di riqualificazione avviato nel 2014 . La struttura, realizzata in occasione delle Olimpiadi del 1960, mira a diventare un punto di riferimento per la città. In attesa dei lavori di completamento, lo Stadio è già tornato a vivere. Ieri circa 1500 tifosi in festa con sciarpe e bandiere hanno affollato gli spalti ed incoraggiato i ragazzi di De Rossi che si sono qualificati agli spareggi per i sedicesimi di finale del percorso campioni nazionali di Youth League grazie alla rete di Keba. Sarà uno stadio polivalente, ma la Roma Primavera giocherà lì tutte le partite di campionato e Coppa abbandonando l’Agostino Di Bartolomei di Trigoria in erba sintetica.
Un monumento storico della città e ricordato con affetto dai tifosi della Roma perché, proprio lì, Nils Liedholm costruì il secondo scudetto della storia giallorossa. A testimonianza che ancora il muretto di cemento lungo 10 metri voluto proprio dal ‘Barone’ per far palleggiare i calciatori. Oggi è celebrato da un murales che raffigura il tecnico svedese ed una delle sue celebri frasi «Se la palla l’abbiamo noi, gli altri non possono segnare».