Un problema da oltre 40 milioni di euro, che in questo momento a Trigoria preoccupa quanto (se non di più) la scelta del nuovo allenatore che, assicurano, sarà ufficializzato entro la prossima settimana. È quello che dovrà risolvere nei prossimi mesi il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, alle prese con un bel po’ di giocatori che rientreranno nella capitale e che andranno ad appesantire ulteriormente un monte ingaggi da top team.
Gli esuberi sono: Marco Borriello (5,4 milioni lordi per i prossimi tre anni), David Pizarro (3,2 più i premi per un anno), Matteo Brighi (2,3 lordi più i premi per due anni) e Julio Sergio (2,1 complessivi più premi fino al 2014, divisi in 1,4 e 0,7).
Tra pochi giorni torneranno tutti e quattro alla base, ma nessuno di loro rientra nei piani futuri della società giallorossa: da soli «pesano» oltre 26 milioni. David Pizarro, di rientro dal Manchester City dove ha vinto la Premier League da comprimario (5 presenze, una sola da titolare, un totale di 165 minuti) ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di andarsene di nuovo. Vuole finire il suo contratto e poi trasferirsi in Cile per chiudere la carriera. L’agente di Matteo Brighi ha detto che difficilmente il centrocampista (11 presenze all’Atalanta) resterà. Julio Sergio Bertagnoli era partito titolare al Lecce (10 presenze) ma, anche a causa di un infortunio, ha finito il campionato facendo la riserva a Benassi. Il problema maggiore è Marco Borriello. La Juve farà scadere l’opzione per il riscatto fissata a 8 milioni di euro e proverà a chiedere uno sconto alla Roma. Se non si troverà un accordo, Borriello (che ha rotto con la piazza e con alcuni compagni di squadra) ritornerà in giallorosso.
Ai quattro rientranti vanno aggiunti altri giocatori sotto contratto dallo stipendio pesante ma che, nella stagione appena terminata, sono stati poco produttivi: Gabriel Heinze, Fabio Simplicio, Rodrigo Taddei, Simone Perrotta e Juan percepiranno complessivamente 14 milioni lordi, più i premi a rendimento, fino al termine dei loro contratti. Le loro cessioni darebbero una grande boccata di ossigeno alle casse romaniste, e consentirebbero a Sabatini di avere un ulteriore «tesoretto» da investire sul mercato oltre al budget stanziato dalla proprietà americana.
Servirà anche, magari, a tenere lontana l’Inter da Fabio Borini. Ieri pomeriggio i dirigenti nerazzurri hanno parlato con quelli del Parma. Argomento: la metà del giocatore ancora di proprietà degli emiliani. Manovra di disturbo o vero assalto all’attaccante pre-convocato da Cesare Prandelli in nazionale per i prossimi Europei?
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini