Simone Perrotta, sempre in prima linea quando si tratta di condividere con i tifosi le poche gioie e le tante delusioni, alla premiazione USSI, parlava così ai nostri microfoni il giorno dopo la sconfitta della Roma in Coppa Italia: “Dire che il dispiacere è tanto è riduttivo, sono cicatrici che ci porteremo dentro per sempre, ma che ci daranno la forza per cercare di vincere in futuro. Ieri negli spogliatoi non ha palato nessuno, soltanto pianti e delusione. Il carattere c’è stato, ma abbiamo subito troppo la pressione della posta in palio. Per me la Roma continua ad essere una squadra forte, ma dopo due anni del genere qualcosa su cui riflettere c’è…
Non sto pensando a dove sarò il prossimo anno, non è questa la mia priorità adesso. Non è assolutamente detto che per me le porte qui siano ormai chiuse. La società comunque non ci ha mai abbandonato”.
Se è vero che la notte porta consiglio, danneggia invece chi consigli non ne vuole: Aurelio Andreazzoli da una parte e Daniel Osvaldo dall’altra….
Andreazzoli aggiungeva: “ Non ho ancora parlato con la dirigenza, sul futuro della panchina giallorossa dovete chiedere a loro. Osvaldo non è nuovo a queste scene sotto le telecamere, poi nel privato ha comportamenti un po’ piagnucolosi. È un problema suo non mio. Sono atti che derivano da giocatori che dovrebbero avere etica ed essere un esempio”.
Per quanto riguarda le risposte della dirigenza sul futuro allenatore, bisognava ancora attendere… Arrivò invece puntualissima la replica su twitter dell’attaccante italo-argentino:
“Facevi più bella figura se ammettevi di essere un incapace.. Vai a festeggiare con quelli della Lazio va…”. Nessun passo indietro, anzi parole pesanti.
Inoltre la mancata partecipazione alla premiazione del giorno precedente, senza autorizzazione della società, non era per niente piaciuta al commissario tecnico della nazionale Prandelli alla vigilia della Confederations Cup.
Umberto Ruggeri