Il tecnico del Genoa, Cesare Prandelli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con la Roma. Queste le sue parole:
“Prima che mi dimentichi voglio salutare Stefano Sturaro che ieri è stato operato. Ha già voglia di iniziare e poi vorrei ricordare il Grande Torino”.
Quanto possono influire le motivazioni di Genoa e Roma domani?
In questo momento del campionato le motivazioni sono importanti. Sarà una partita molto ‘gajarda’, molto intensa e speriamo che non vinca il migliore. Nel senso che i giallorossi sono più forti di noi ma se noi siamo compatti e facciamo la prestazione, li possiamo mettere in difficoltà.
Che differenze ci sono fra la Roma dell’andata e quella di Ranieri?
Diciamo che in queste ultime partite abbiamo notato che c’è maggiore compattezza fra i reparti, è una squadra molto compatta nella fase difensiva e nella fase offensiva mi sembra abbia dato più responsabilità a Dzeko.
Cosa ha dato il punto di Ferrara?
Nelle ultime tre partite abbiamo fatto grandi prestazioni. Non dobbiamo perdere fiducia, il nostro problema principale è quello. Spesso ci è capitato che, durante la gara, un episodio ha condizionato questo aspetto. Non dobbiamo demordere, stare in gara e avere la consapevolezza di fare cose importanti e le dobbiamo fare da squadra. A Ferrara siamo partiti molto bene, abbiamo avuto 15 minuti di sfiducia poi ci siamo ripresi.
Che tasti bisogna toccare?
I ragazzi stanno lavorando bene, si stanno allenando con intensità e con la consapevolezza che dipende tutto da noi.
Da qui alla fine ci sarà uno stadio mezzo vuoto.
E’ un argomento molto delicato, come dicevo settimana scorsa. Argomento che non possiamo affrontare con una battuta. Noi abbiamo rispetto di tutto, dobbiamo guardare a noi e il nostro gruppo. E’ chiaro che chi verrà a sostenerci dovrà farlo come ha sempre fatto.
Come sta Lazovic?
Dovrebbe essere disponibile, è stato solo un allenamento precauzionale. Non sono per nulla preoccupato.
Come ha visto Lapadula?
Come tanti altri, devo tenere conto degli stimoli che hanno i giocatori, dell’orgoglio e sono giocatori che ci possono dare una mano.
La squadra vista a Ferrara è un’idea di partenza per queste giornate?
All’avversario si pensa sempre, abbiamo provato certe situazioni. L’importante, come dicevo prima, è che i giocatori, anche quando si fa un cambio sul modello di gioco, non perdano quella tranquillità. Noi possiamo cambiare sistema di gioco a partita in corso, dipenderà dall’approccio.
Al suo arrivo si aspettava un’altra situazione?
E’ un altro tema che affronteremo a fine campionato. L’obiettivo ora deve essere sulla salvezza.
Sanabria come sta?
Molto spesso i giocatori vanno di pari passo con una condizione fisica. Lui ha avuto due problemi e se li è un po’ trascinati. Questa settimana l’ho visto meglio e lo porterò in squadra. Poi le motivazioni fanno la differenza.
Ranieri?
Ho grande stima, in Inghilterra ha fatto una cosa che rimarrà nella memoria dei tifosi del club ma anche italiani. E’ stato motivo di orgoglio, è una persona di buon senso con esperienza e mi auguro domani di creargli qualche problema.