Queste le dichiarazioni in conferenza stampa dell’ormai ex CT della nazionale Cesare Prandelli e del presidente della FIGC Giancarlo Abete:
Prandelli – Sulle sue sensazioni: “In undici eravamo in gara e c’erano due squadre che lottavano correttamente su ogni pallone. L’espulsione ha clamorosamente condizionato l’andamento della gara. Al termine della partita, visto che il progetto tecnico è di mia responsabilità, ho detto ad Abete ed Albertini che rassegno le mie dimissioni. Quando un progetto tecnico fallisce, è giusto prendersi le proprie responsabilità. Prima del rinnovo di contratto, c’era la volontà di camuffare i problemi del calcio italiano. Dopo, siamo stati fatti oggetto di aggressioni verbali, siamo diventati un partito politico e ci siamo sentiti trattati come persone che rubiamo i soldi ai contribuenti. È anche per questo che do le dimissioni”
Sull’espulsione di Marchisio: “Undici contro undici la partita era molto equilibrata, cercavamo la giocata per far gol ed avevamo più possesso palla. La partita era molto in equilibrio”.
Abete – “Convocherò un consiglio federale tra venerdì e lunedì, al rientro, ed ho detto anche a Prandelli che spero che lui le ritiri. Al di la del risultato, che ovviamente amareggia tutti, credo che sia stato fatto tutto il possibile visto il livello di competitività del nostro calcio, ho detto anche ad Albertini e Prandelli che andrò in Consiglio Federale con le mie dimissioni irrevocabili, non perché senta delle responsabilità, ma perché voglio favorire un livello di riflessione sulle strategie future della Federazione. Avevo già preso questa decisione prima dell’inizio del Mondiale, qualunque fosse stato il risultato. Spero comunque che il consiglio federale respingerà le dimissioni di Prandelli e che lui receda dalla volontà che ha espresso. L’11 di agosto o appena dopo convocherò l’assemblea per far si che la ripresa del campionato venga fatta con una nuova dirigenza. Chiunque sarà il nuovo presidente federale, avrà tutto il mio appoggio. Me ne vado con l’amarezza del tifoso e con la serenità di aver fatto tutto il possibile”.
Prandelli – Sul morso di Suarez: “Non era una gara da Rossi: era combattuta, dura e leale. Le immagini di Suarez non le ho viste, ma ho visto i segni che ha Chiellini. Peccato: nel calcio devi saper accettare le sconfitte, ma quando sono determinate da scelte sbagliate, diventa difficile commentare”.
Sulle sue dimissioni: “Sono irrevocabili anche le mie”.
Sulla scarsa pericolosità offensiva: “Il progetto tecnico è responsabilità mia quindi mi assumo tutte le responsabilità: se non abbiamo avuto occasioni da gol è perché abbiamo dei limiti tecnici e di qualità. La responsabilità è mia: il progetto tecnico non ha funzionato”.