La Repubblica (A. Di Carlo) – La stagione di Gianluca Mancini rischia di finire nel libro dei record legati al calcio. Non stiamo parlando di palloni recuperati, di contrasti vinti o di gol segnati: c’è un problema molto serio legato ai cartellini.
Con il giallo rimediato al 45esimo della sfida contro lo Spezia, il difensore giallorosso ha toccato quota 15 ammonizioni in stagione in 31 presenze. Come se non bastassero questi numeri, è la continuità con il quale il centrale della Roma finisce sul taccuino dei cattivi che sta diventando davvero impressionante: sempre ammonito nelle gare disputate nel 2022, con ben 6 cartellini gialli consecutivi (e un’espulsione) dalla sfida con il Milan a San Siro alla gara con lo Spezia.
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Ed il conteggio si può allargare se si torna indietro fino al 4 dicembre: dalla sconfitta con l’Inter all’Olimpico in poi, sono 11 le gare disputate da Mancini, 9 i gialli, considerando anche le sfide con il Cska Sofia in Conference e il quarto di finale di Coppa Italia con l’Inter.
Il caso di Mancini è da diverse giorni tema di dibattito tra i tifosi giallorossi sui social, che non hanno accolto con grande entusiasmo la notizia del rinnovo di contratto del difensore fino al 2026, recentemente ratificato nella relazione semestrale del bilancio giallorosso. Tanti vedono dei limiti tecnici, alla base del volume di cartellini gialli rimediati, altri invece intravedono in lui un limite caratteriale. Il gm Tiago Pinto se lo tiene stretto (“Un esempio di quello che vogliamo per la Roma“) mentre Mourinho a lui non rinuncia mai