Corriere della Sera (G. De Santis) – Per il caso plusvalenze la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della Roma, James Pallotta. Che rischia di finire sotto processo insieme ad altri cinque ex dirigenti della società giallorossa. Il pm Renata Cerasa ha chiesto di processare anche Umberto Gandini, amministratore delegato fino al 2018; Guido Fienga, amministratore delegato entrato in carica nel 2019 e rimasto alla Roma fino al 2021; Mauro Baldissoni, per il ruolo di direttore generale e vice presidente esecutivo; Francesco Malknecht, dirigente redattore dei bilanci; Giorgio Francia, dirigente preposto alla redazione della contabilità.
Gli imputati – alcuni difesi dagli avvocati Antonella Papadia e Carlo Taormina – sono accusati di falso in bilancio e violazione del testo unico dell’intermediazione finanziaria. Reati riscontrati in cinque operazioni di mercato, secondo gli inquirenti. L’attuale proprietà della Roma, rappresentata dalla famiglia Friedkin, è estranea all’inchiesta. Seppure indagati in una prima fase, per i Friedkin il pm ha chiesto l’archiviazione. E anche la finanza, nella relazione sui bilanci della Roma, ha speso parole positive sui proprietari americani: “I nuovi soci hanno contribuito al rafforzamento patrimoniale della società”. Le operazioni sono avvenute nel periodo tra il 2018 e il 2020. I bilanci sotto accusa sono del 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. La Roma avrebbe contabilizzato milioni di plusvalenze, che avrebbero dovuto essere in realtà 39. L’esempio simbolo, secondo la Procura, è il caso dell’acquisto di Spinazzola fatto dalla Roma e la successiva cessione alla Juventus di Luca Pellegrini. Due passaggi avvenuti nella sessione estiva del mercato del 2019.
Vicende slegate secondo la tesi difensiva, mentre la procura ritiene che l’ingaggio di Spinazzola e il trasferimento a Torino di Pellegrini siano stati realizzati con l’intento di iscrivere a bilancio cifre gonfiate per aggiustare i conti. La Juventus sostiene di aver realizzato una plusvalenza di 25 milioni e 898mila euro dalla vendita del difensore ora al Napoli mentre il club giallorosso asserisce di aver guadagnato 21 milioni cedendo Pellegrini ai bianconeri. Un email partita da Roma farebbe invece emergere che si sarebbe trattato di un’operazione unica: “Accordi di trasferimento a titolo definitivo di Spinazzola dalla Juventus alla Roma e di Pellegrini dalla Roma alla Juventus”. Le altre plusvalenze finite nel mirino della Procura sono l’addio di Nainggolan passato all’Inter in cambio di Zaniolo e Santon. Poi c’è l’acquisto di Cristante dall’Atalanta e la cessione ai bergamaschi dell’attaccante Tumminello. Ancora: Manolas al Napoli e l’acquisto di Diawara. Infine c’è la cessione Marchizza e Frattesi al Sassuolo per comprare Defrel. In seguito a questa inchiesta sono stati aperti altri fascicoli nelle Procure competenti sui passaggi alle altre squadre.