Un derby bosniaco, che piace parecchio a Miralem Pjanic. «Non vedo l’ora di affrontare la Lazio e il mio amico Lulic». Il centrocampista della Roma lancia così la sfida al collega, con il quale sta condividendo in Nazionale la vigilia della sua prima stracittadina. «Sarà certamente una grande partita — continua Pjanic — la gente impazzisce per il derby, ho imparato a conoscere i tifosi di Roma e Lazio in questi pochi mesi e ho già capito tutto…». Ha già capito che perdere questa gara vorrebbe dire doversi riconquistare la fiducia dello stadio. «La Roma è come una grande famiglia, mi piace molto il gioco del nostro allenatore, è offensivo e si adatta perfettamente alle mie caratteristiche. E poi Totti e De Rossi sono due grandi maestri». Stesso pensiero di Jose Angel che, mentre Pjanic aspetta la Lazio dividendo il ritiro col biancoceleste Lulic, si allena a Trigoria impaziente di giocare. «Non vediamo l’ora che arrivi e faremo del nostro meglio per vincerlo, anche se avremo davanti un rivale difficile. Comunque noi, se resteremo con i piedi per terra, abbiamo il potenziale per andare lontano». Buone notizie sul fronte Totti. La visita effettuata ieri mattina a Villa Stuart ha evidenziato un riassorbimento del 50% della lesione alla coscia destra. Martedì ci sarà un ulteriore controllo, che stabilirà se il capitano potrà tornare ad allenarsi con i compagni. Aumentano quindi le possibilità di vederlo in campo al derby. Intanto Tom DiBenedetto, ospite a Londra a un meeting sul fair play finanziario, parla della sua prima stracittadina da presidente. «È una partita speciale. L’altro giorno Sabatini mi ha chiesto se avessi capito cosa fosse il derby e a cosa potesse essere paragonato. Ho risposto che penso sia simile a una battaglia. Penso sia un match tra due squadre che stanno facendo bene in questa stagione. Speriamo di vincere, ma so che entrambe daranno tutto per vincere».
La Repubblica – Francesca Ferrazza
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