Il centrocampista della Roma Miralem Pjanic è stato intervistato su RomaChannel. Queste le sue dichiarazioni: “Niente è ancora finito. Sappiamo che il campionato è lungo, vogliamo continuare su questo ritmo, che è buono. Gli obiettivi sono alti ma raggiungibili. E’ normale quello che pensiamo nello spogliatoio“.
Quali obiettivi?
“Alti. Se finiamo sotto al secondo posto la squadra sarebbe delusa. Il campionato che stiamo facendo è buono. Guardiamo dietro, si, ma soprattutto davanti. La Juve fa un campionato straordinario ma è ancora lungo“.
Quest’estate hai ricevuto qualche critica…
“Sentivo che qualche persona, non dico tutti, pensavano che non dessi il massimo. Tutto è partito da quelle dichiarazioni (su Lulic, ndr) che non ho mai detto. Non direi mai cose simili. Ma quello che mi ha dato più fastidio è che pensavano non avessi dato il massimo. Sul campo do sempre il massimo. Quest’anno gira tutto bene, è diverso rispetto agli anni scorsi. Questo mi è servito come motivazione, sono partito col piede giusto, oggi sono contento per quello che faccio e per la squadra“.
l momento che ricordi con più piacere?
“Il gol di Balzaretti alla Lazio, un gol importante per noi e per i tifosi“.
Tu hai segnato un gran pallonetto, ma Florenzi con quella rovesciata…
“Entrambi gol molto belli, complimenti anche a lui, è un gol difficile da fare“.
Qualcuno ti vuole portare via da Roma
“Ho ancora un contratto di un anno e mezzo. So che ci sono altri club interessati ma sto trattando con la Roma, sanno bene quello che penso. Sono diventato un vero tifoso di questa squadra, inizio a legarmi con tifosi e compagni anche qui. E questo è molto importante per un giocatore. Quest’anno la piazza è più serena, la società e noi giocatori lo sentiamo. E’ molto bello giocare qui, spero che possiamo portare trofei qui. Mi trovo molto bene qui”.
“Per noi giocatori è sempre importante vedere arrivare giocatori importanti. Speriamo di rimanere tutti, la società sta facendo molto bene, ho visto che ha acquistato giocatori giovani che ora devono crescere in altri club. E’ importante per il futuro. Per noi giocatori è stato importante vedere arrivare Nainggolan: si capisce che la società vuole puntare in alto e questo si è visto anche in estate“.
“Si, grande emozione. Era un sogno, soprattutto per la gente che lo aspettava così tanto. Dopo quello che è successo in Bosnia ora arrivano tempi migliori anche se la situazione non è delle migliori. Quando arriva la Nazionale ci danno tanto amore, abbiamo giocato per loro e siamo orgogliosi di andare in Brasile con questa maglia“.Con Ljajic e Jedvaj parlate della situazione dei vostri paesi?
“La nuova generazione, cioè noi, non parla molto di quello che è successo. Tra di noi parliamo di altre cose, non di quelle cose brutte“.Quali consigli ti ha dato tuo padre, ex calciatore?
“Mi parla spesso, mi critica e mi dice quando faccio bene. Mi ha fatto crescere, è l’unico che mi segue intensamente, vede la mia crescita fin da bambino. L’altro giorno ho parlato con Sabatini e mi ha detto una frase che mi ha detto mia padre molte volte. Lui capisce subito quando farò la differenza in partita, dai primi palloni che tocco“.
Con Rudi Garcia il salto di qualità?
“Il suo gioco è basato sulla dominazione della partita, sul possesso palla. Dà le chiavi del gioco al centrocampo e questo ha funzionato molto bene. Il mister mi ha dato molta fiducia, mi sento molto bene. Lui ha capito come funziono io e gli altri: i risultati si vedono e noi proviamo sempre a dare il massimo. Posso dire che è vero che il mister ci ha aiutato tutti“.
Dalle statistiche ufficiali tu recuperi moltissimi palloni. C’è un motivo per cui quest’anno è così?
“Il modo in cui giochiamo è diverso rispetto a prima. Il blocco è molto più compatto e pressiamo alto, così anch’io riesco a recuperare palloni. Non conoscevamo un Miralem così: anche sotto quest’aspetto ho fatto passi avanti. Noi difendiamo e attacchiamo in 11“.
Pensate alla Juventus?
“Ci pensiamo ogni settimana che giochiamo, guardiamo sempre gli altri. E’ una motivazione in più, ma dobbiamo concentrarci su di noi e non pensare troppo agli altri. Non dobbiamo prendere nessuno alla leggera e rispettare ogni avversario. Seguendo il mister la squadra può raggiungere obiettivi importanti: giochiamo la semifinale in Coppa Italia, è un altro grande obiettivo. E il campionato è ancora aperto. Ora ci sono molte partite consecutive importanti e vedremo dove saremo“.
Che partita ti aspetti con il Parma?
“Gioca molto, non è schierata indietro come le altre. Sono pericolosi: hanno velocità, qualità. Ma noi giochiamo in casa, non vincere sarebbe un male per noi. Li rispettiamo ma in casa abbiamo vinto tante partite, questa è la nostra forza. I nostri tifosi danno una spinta in più, come abbiamo vinto con la Juventus: i tifosi fanno la differenza e speriamo ogni domenica in uno stadio così pieno. Abbiamo bisogno di loro”.
Napoli o Lazio? Avevi preferenze?
“Sono due belle squadre, ma ci aspettavamo il Napoli che giocava in casa“.