Corriere dello Sport (A. Giannattasio) – Fiorentina–Roma non può non essere la sua partita. David Pizarro, per tutti il “Pek”, è riuscito nell’impresa di essere protagonista tanto nell’ultimo ciclo vittorioso dei giallorossi (con Spalletti in panchina e tre trofei in bacheca) quanto in quello calcisticamente più spumeggiante alle dipendenze di Montella a Firenze, con tre quarti posti e una semifinale di Europa League.
Pizarro, si è goduto la Roma in finale di Conference League: è sorpreso?
Era importante centrare questo traguardo dopo una stagione più di bassi che di alti. È un piazzamento importante, soprattutto per il lungo digiuno che ha la Roma da trofei. Ora però la Coppa va sollevata.
Quanto ha contato fino ad oggi l’effetto Mourinho?
Tanto, forse tutto. Mou è una garanzia, la storia parla per lui. Però all’inizio ha trovato le stesse difficoltà di chi lo ha preceduto e la Roma, per scelte economiche, non ha potuto costruire la squadra che lui aveva in mente. Per questo il suo lavoro vale doppio.
Si aspetta una Roma “distratta” a Firenze?
Le energie nervose fanno spesso la differenza. Figuriamoci in pieno finale di stagione. Questo per dire che la Roma, dopo la festa di giovedì, ha certo perso qualcosa. I giallorossi si giocano tutta l’annata nella finale di Tirana e sono convinto che oggi la Fiorentina potrà fare lo scatto decisivo per l’Europa.
Ancora tre turni poi il Feyenoord: da chi si aspetta qualcosa in più nella Roma?
Vi sorprenderò ma dico Veretout: mi è dispiaciuto vedere la sua poca continuità e mi piacerebbe che nelle ultime gare venisse fuori tutto il suo talento: è un giocatore di sostanza e qualità, che in una squadra come la Roma ha già dimostrato di poter stare.
E di Zaniolo che pensa?
Ha avuto un anno complicato dentro e fuori dal campo: mi dispiace per quello che gli è successo a livello personale e sarebbe una cosa importante per lui concludere l’annata con un finale super.