Corriere dello Sport (R.Maida) – Il saggio del gruppo è Jakub Rzezniczak, difensore polacco di 30 anni, che l’ha giocata 6 volte. Segue il portiere, l’ucraino Kanibolotskiy, che è a quota 2. Gli altri hanno al massimo una presenza, celebrata (si fa per dire) a Londra prendendo 6 gol dal Chelsea, mentre qualcuno è all’esordio in una fase a gironi della Champions League. E’ qui, sull’esperienza, che la Roma deve impostare la sua missione in Azerbaigian. Se tante volte si è sottolineato che le squadre italiane pagassero il gap di curriculum internazionale rispetto ai club più titolati, stavolta le parti si rovesciano: per qualità e anche per conoscenza della materia, la Roma è nettamente in vantaggio sul Qarabag.
CONFRONTO – Volendo rendere l’idea attraverso i paragoni, gli azeri in rosa contano complessivamente 22 partite (se non apparizioni) nel torneo. Il solo Maxime Gonalons, che è stato a lungo capitano del Lione, ricomincia da 29. Il messicano Moreno, che nemmeno è stato convocato per il terzo infortunio muscolare da quando è arrivato, ne ha 20. E la Roma totale arriva a 254, preliminari esclusi. La proporzione insomma è di undici a uno, mica uno scherzo. In qualche modo va fatta valere sul campo.
PEDIGREE – Il più ricco di tentativi è il capitano, Daniele De Rossi, che dall’esordio contro l’Anderlecht addirittura nel 2001 (allenatore Capello fresco di scudetto) ha accumulato 48 gettoni d’oro, ovviamente tutti con la Roma. Nel debutto stagionale contro l’Atletico aveva festeggiato quota 50 perché nel conto venivano aggiunti i due infausti playoff della scorsa stagione persi con il Porto. Limitandoci invece alla Champions vera, il secondo nella classifica delle presenze è Edin Dzeko, di poco medaglia d’argento davanti all’amico Kolarov (39 contro 36), soprattutto grazie alla comune e proficua militanza al Manchester City.
FORZA – Di Gonalons e Moreno si è già detto. Ma è ben predisposto alla Champions League anche Manolas (28), mentre tre giocatori della Roma sono tutti curiosamente a 14: El Shaarawy, che a Baku ha già segnato con la Nazionale e vinto con il Monaco; Florenzi, che spera di festeggiare l’esordio stagionale; e Nainggolan, che curiosamente non ha ancora fatto gol in Champions in carriera. Dovesse partecipare alla trasferta entrando in campo contro il Qarabag, toccherebbe la doppia cifra pure Perotti (oggi a 9 presenze). Il carismatico Strootman invece, per quanto possa sembrare strano, è solo a 2: pochi minuti, discussi e sfortunati, a Mosca nell’autunno 2014 e la prima stagionale contro l’Atletico.