Corriere dello Sport (R. Maida) – Mettetevi nei suoi panni: nasci romanista con il mito di Dybala, entri per la prima volta in una partita internazionale con la maglia della Roma, davanti a Dybala seduto in tribuna, e segni sotto alla Curva Sud. Niccolò cresciuto nel benessere di Casal Palocco, il quartiere più battuto dai giocatori della Roma, hanno un elemento fondamentale che li accomuna: la passione per il gioco, che è anche la spontaneità dell’esultanza al Mondiale U.20.
Dopo il tiro vincente (e un po’ fortunato) sotto alla Curva Sud non ci ha capito più niente: mani nei capelli, incredulità, corsa impazzita e confusa, gli abbracci, le lacrime.
Niccolò Pisilli, ragazzo gentile che ha raggiunto la prima base della vita: diplomato, si è iscritto all’università di Scienze Motorie perché non si sa mai cosa può succedere. Forse, se non avesse firmato un contratto da professionista fino al 2026 poco prima di esordire in Serie A contro l’Inter, avrebbe scelto la facoltà di Scienze della Comunicazione.
Ma quando gli hanno spiegato che aveva la stoffa, che poteva farcela, Niccolò ha accettato concentrarsi (quasi) solo sul calcio. Lo dimostra l’estate incredibile che ha vissuto: prima il Mondiale Under 20, dove è arrivato in finale, poi l’Europeo Under 19, vinto da protagonista con l’Italia di Alberto Bollini.