Corriere della Sera (G. Piacentini) – C’è un (bel) po’ di De Rossi nella Roma che Ranieri sta cercando di rilanciare. I protagonisti della ricostruzione sono calciatori fortemente voluti (o valorizzati) da DDR: Koné, Pisilli, Saelemaekers e Hummels sono la spina dorsale della squadra giallorossa. Per tutti loro De Rossi si è battuto, e oggi è Ranieri a raccoglierne i frutti dopo che Juric li aveva colpevolmente ignorati (con la sola eccezione dell’infortunato Saelemaekers) o messi da parte.
I casi più clamorosi sono quelli di Koné e Hummels. Per far acquistare il centrocampista francese De Rossi ha dovuto faticare più del lecito. Il ds Ghisolfi, infatti, aveva individuato in Le Fée il centrocampista “di gamba” che avrebbe dovuto far fare il salto di qualità al reparto. Daniele, invece, aveva fin dai primi giorni di mercato indicato il nome di Koné: l’affare si è concluso in extremis, ma solo grazie alla pazienza del calciatore e dell’agente che hanno atteso fino alla fine la chiamata romanista, arrivata dopo il fallimento della trattativa, e respinto la proposta del Milan. Poco stimato da Juric, è diventato inamovibile con Ranieri, che ha avuto il merito di rilanciare anche Hummels, un altro che De Rossi ha inseguito per tutta l’estate.
Su Pisilli DDR si era espresso già lo scorso anno, indicandolo come un grande talento. La conferma estiva, per lui si parlava di un prestito, e il minutaggio sempre crescente lo hanno portato fino alla Nazionale. Ora Ranieri se lo gode e lo dosa come nessuno meglio di lui può fare.
Saelemaekers, infine, è l’equilibratore e in campo può fare più ruoli: arrivato in prestito nello scambio con Abraham, con De Rossi avrebbe giocato esterno nel 4-3-3, poi si è fatto male e DDR è stato esonerato. Ranieri, uomo pragmatico, ha capito subito che può utilizzarlo in tanti ruoli e lui, come ricompensa, col Lecce ha pure cominciato a segnare. Se continua così, a fine stagione la trattativa col Milan per riscattarlo sarà dura, ma nel frattempo la Roma se lo gode.