Niccolò Pisilli una delle note sicuramente più positive di questo avvio di stagione della Roma, si è raccontato al format social “Cronache di Spogliatoio”.
Il post è stato caricato dallo stesso numero 61 sulla pagina Instagram, scelta dal centrocampista giallorosso per la sua passione per il mondo del giornalista sportivo, e che una volta appeso gli scarpini al chiodo, gli piacerebbe proseguire nel mondo del calcio come giornalista.
Ecco le sue dichiarazioni:
Sulla sua passione per il giornalismo.
“Studio scienze della comunicazione, sono al 2º anno. Mi piacerebbe fare video che raccontano di calcio o l’inviato.
Davanti alla telecamere sono ancora un po’ in difficoltà, mi emoziono sono alle prime volte”.
Le emozioni provate al primo gol e come gestirle.
“Al primo gol in carriera ho pianto, non sono riuscito a trattenere le lacrime.
Quando esulto seguo l’istinto, mi viene naturale farmi trascinare dalle emozioni senza rendermene conto.
Come dopo aver perso la finale scudetto in primavera, quella è una ferita ancora aperta. Per me rappresentava l’apice del mio percorso giovanile, era il finale perfetto da quando a 8 anni ho iniziato nel settore giallorosso.
Giocare quella finale 10 anni dopo essere entrato era un sogno, e vincerla sarebbe stato scrivere un pezzetino di storia”.
Il rapporto con De Rossi e Ranieri.
“De Rossi per me era speciale mi ha dato la possibilità di giocare la mia prima partita da titolare in serie A e di dimostrare quello che potrebbe essere il mio valore.
Nonostante non giocassi molto ad ogni allenamento mi faceva tantissimi discorsi: li capivo la sua stima nei miei confronti, e quello vale più di 1000 altre cose.
Ranieri ha riportato entusiasmo e molta serenità. Ha una carriera alle spalle che parla per lui ,eppure si spende come se fosse il suo primo progetto”.