La Gazzetta dello Sport (G.Sardelli) – Il tono resta pacato, ma si eleva il tasso di critica mentre gli alibi vanno via via riducendosi. «Va bene che siamo giovani e nuovi, ma dobbiamo fare di più: soprattutto in alcuni frangenti». Pioli è seccato. «L’approccio molle mostrato all’inizio del secondo tempo ha cambiato la partita. Nei minuti iniziali della ripresa abbiamo immediatamente regalato due palloni agli avversari e il corner che ha portato al 3-2. Un calo di attenzione che non possiamo permetterci ed il prezzo pagato è stato caro».
NATALE ANTICIPATO – Che la Fiorentina fosse in vena di regali lo si è capito subito. Palla persa da Badelj dopo pochi minuti e vantaggio giallorosso. Alla fine del match saranno addirittura 3 i gol incassati per i palloni perduti dai viola. Visto quanto accaduto a Crotone, una pericolosa conferma. «Sapevamo che la Roma ama pressare alta, ma la colpa è nostra. Abbiamo offerto poche soluzioni ai nostri portatori di palla, non muovendoci abbastanza coi giocatori intorno. Nel primo tempo, però, nonostante questa gestione, eravamo bene in partita. E abbiamo creato grandi difficoltà ai nostri avversari, sfiorando anche il vantaggio con il palo di Chiesa. È stato quell’approccio alla ripresa a farmi arrabbiare. Siamo stati disattenti e poco compatti, con la Roma questo si paga e le partite durano 90’. Siamo giovani, va bene. Siamo in costruzione, lo so. Ma dobbiamo fare di più». Che la giornata fosse storta si è capito anche a metà ripresa. Con Pioli già pronto a sostituire Badelj con Sanchez (guaio ai flessori per il croato – oggi gli esami – nell’ultima rincorsa prima del cambio).
ASPETTATIVE BASSE – Per la terza volta in stagione, la Fiorentina arriva alla sosta con un k.o. sul groppone. I viola hanno perso 6 delle 12 gare giocate finora. «Dobbiamo essere lucidi nel capire cosa funziona e cosa no – predica Astori –, sapendo che cadere contro questa Roma non può essere un dramma. Nel primo tempo abbiamo speso moltissimo dovendo sempre rincorrerli nel punteggio, semmai potevamo gestire meglio le energie. Sei sconfitte? Siamo più o meno in linea con quelle che erano le previsioni per una squadra in ricostruzione». Aspettative, evidentemente, piuttosto basse.