Stefano Pioli, allenatore della Lazio, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Sampdoria. Questo un estratto delle sue parole:
Lo spostamento di Coppa Italia vi disturba?
“Sono le cose che non possiamo controllare, non abbiamo mai perso energie. Se la finale di Coppa Italia era stata messa il 7 giugno ci sarà stato un motivo. La Juve ha qualche vantaggio avendo vinto il campionato, dove noi invece abbiamo ancora tanto da chiedere. Credo che sia corretto che sia spostato il derby, quando c’è una partita di Europa League si accetta sempre il posticipo. Tutte le squadre devono giocarsela alla pari, sarebbe giusto lo spostamento“.
Saranno dieci giorni decisivi?
“Sicuramente saranno quindici giorni decisivi. Siamo arrivati al dunque, non c’è una partita più importante dell’altra. Saranno tre finali in campionato, una in Coppa. Lavoriamo da dieci mesi, abbiamo creato un gioco, uno spirito, ci dobbiamo basare su questo. Il lavoro è stato fatto in modo attento, siamo lì dove sognavamo di essere”.
La squadra è pronta mentalmente?
“Parlo con la squadra ogni giorno, da mercoledì il nostro calendario è cambiato. Abbiamo fatto tante cose positive, la squadra pensa di meritare risultati importanti. Faremo di tutto per ottenerli”.
Cosa la rende ottimista?
“La squadra ha spirito, ha la sua filosofia, ha sempre messo in campo il massimo. Abbiamo qualità, abbiamo segnato tanti gol, vuol dire che abbiamo potenziale”.
Quali sono le emozioni in una settimana del genere?
“Io e i giocatori dobbiamo essere soddisfatti e felici di essere in un momento così. Dobbiamo affrontare il finale di stagione con grande entusiasmo. Il termine ‘coraggio’ non mi piace quando viene associato al mondo del calcio, ma in questo caso ci sta bene. Vogliamo il massimo, volevamo finire la stagione il 7 giugno. Non ce l’hanno permesso. Giocare una finale di Coppa non deve essere penalizzante. A parole meritiamo il secondo posto, ma dovremo dimostrarlo sul campo. Saremo soddisfatti solo quando il 31 maggio avremo dato il massimo e ottenuto il massimo. Queste ultime quattro partite decideranno quanto avremo fatto bene”.
Senza Champions stagione fallimentare?
“E’ sbagliato pensare al passato, ma anche guardare troppo avanti. Pensiamo alla partita di domani, poi alla Coppa e dopo al derby. Sono abituato a fare valutazioni finali, non parziali”.