Pioli: “Fuori il carattere”. Staffetta Ibra-Giroud

Il Messaggero (S. Riggio) – Passa dall’Olimpico la voglia del Milan di continuare a cullare sogni ambiziosi. Nel giro di una settimana Stefano Pioli dovrà rimbalzare tra l’obiettivo scudetto, sfidando Roma e Inter (il 7 novembre), e la Champions, nella gara di San Siro contro il Porto (3 novembre), per cercare la prima vittoria e restare con esili speranze ancora in corsa. Insomma, per il Diavolo è un periodo di esami importanti (“Ma tutte le gare lo sono“, ha sentenziato l’allenatore milanista) e in situazioni come queste, è meglio pensare a una gara per volta. Senza lasciarsi distrarre dai tanti impegni delicati.

Consapevole del fatto che non sarà facile affrontare la Roma, ancora imbattuta in casa e l’unica ad aver frenato la corsa dell’altra capolista, il Napoli. Per il Milan sarà l’occasione di ritrovare José Mourinho, il rivale del biennio 2008-2010, quando il portoghese allenava l’Inter e perse il suo primo derby per un colpo di testa di Ronaldinho, il 28 settembre 2008. Di anni ne sono passati tanti: “Mou è un grande allenatore e manager, ha vinto in tutte le parti d’Europa. Ci vorrà un Milan lucido e con carattere”, ha spiegato Pioli. Non solo.  Il grande dubbio riguarda l’attacco: Ibrahimovic o Giroud dall’inizio? Ed è un dualismo che rischia di influenzare le prossime partite, ma per ora Pioli preferisce andare avanti con il 4-2-3-1 e magari come è già successo farli giocare insieme solo a gara in corso.In mezzo, Kessie-Bennacer. Invece, non ci sarà ancora Rebic.

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