Il Messaggero (E.Trotta) – I record non sfuggono al tempo e, presto o tardi, verranno soppiantati da altri. La sessione estiva 2017 verrà ricordata, soprattutto, per i numeri da capogiro delle operazioni italiane ed internazionali. Cifre mai raggiunte, in grado di riscrivere la storia del calciomercato e ribaltare tutte le classifiche finora stilate. Si parte da Neymar, il calciatore più costoso della storia del calcio: sono 222 i milioni versati dal Psg, con lo stratagemma utilizzato per aggirare il fair play finanziario. Anche lo stipendio del brasiliano è da guinness dei primati, visto che la società transalpina gli verserà un assegno da 30 milioni a stagione per i prossimi 5 anni. La classifica degli ingaggi stellari parla anche italiano: il rinnovo con il Milan, da quasi 6 milioni a stagione, permette a Gigio Donnarumma di diventare il portiere 18 enne più ricco di sempre. E non è l’unico Donnarumma a festeggiare, perché pure il fratello, Antonio, spicca con il suo ingaggio da 1 milione di euro. Insomma, il Milan (che per gennaio 2018 ha prenotato anche il classe 2001 Pellegri del Genoa) si prende il palcoscenico dei numeri uno. Acquista poi uno degli italiani più costosi, Bonucci (42 milioni di euro), e rivoluziona la squadra investendo ben 235 milioni. Passando alle corsie, invece, Andrea Conti (25 milioni) è uno dei terzini più esosi insieme al neo interista Dalbert, che con i bonus supera i 25 milioni. Il record europeo è sbandierato però da Mendy, pagato dal City 57 milioni. Patrik Schick, con il suo trasferimento alla Roma, ne ha invece stabilito uno doppio: rappresenta l’acquisto più caro dei giallorossi e la cessione record della Sampdoria.
DA SORA A LONDRA – Nella sua gestione Ferrero non aveva mai speso poi 20 milioni di euro per un attaccante come Zapata. Il colombiano, sbarcato in Liguria insieme a Strinic, ha firmato un contratto fino al 2023. Il suo obiettivo si è così realizzato, come per Niang, neo granata dopo un’estenuante trattativa, che ha permesso al Milan di strappare al presidente Cairo circa 20 milioni. Il francese non troverà in squadra però Zappacosta: il terzino (sostituito da Ansaldi, ex Inter) – nato a Sora, in provincia di Frosinone – è volato ieri a Londra per riabbracciare Conte, che lo ha allenato già in Nazionale. Di certo, un acquisto (25 milioni più bonus) che non potrà far tornare il sorriso al tecnico salentino, molto deluso dal calciomercato del Chelsea, caratterizzato da una serie di obiettivi sfumati. E l’elenco è lunghissimo: Van Dijk, Candreva, fino a Oxlade-Chamberlain, neo innesto del Liverpool di Klopp. Un’estate travagliata per l’ex ct azzurro, fino all’ultimo giorno di calciomercato, con l’inseguimento a Drinkwater. Non a caso, nell’affollata hall del Melià di Milano, molti agenti e direttori sportivi pronosticavano un divorzio anticipato tra lui ed Abramovich.
I PARIGINI – Nella sede ufficiale di calciomercato sono stati avvistati tanti manager: il rappresentante di Ricci (acquisto del Genoa di Juric), l’agente di Inglese (prenotato dal Napoli nel 2018, 10 milioni più 2 di bonus) e uno degli intermediari che ha curato l’affare Gabigol-Benfica. Il brasiliano si accasa in Portogallo in prestito oneroso con diritto di riscatto a 25 milioni. Intorno alle 18:00 è arrivata anche l’ufficialità dell’attaccante esterno Karamoh. Il francese, prima di essere girato in prestito biennale con riscatto a favore dei nerazzurri, ha firmato il rinnovo con il Caen fino al 2020. Una nuova risorsa per Spalletti, che ha praticamente vissuto live gli ultimi giorni di calciomercato, dalla sua camera del Melià. Il finale è stato tutto per Mbappé, annunciato in grande stile dal Psg, alle cifre e condizioni stabilite per contabilizzare l’operazione il prossimo anno: prestito con obbligo di riscatto a 180 milioni. Da capogiro pure lo stipendio del 18enne ex Monaco: 10 milioni a stagione. E nella sessione dei record non poteva essere diversamente.