Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – I Friedkin proseguono la politica di consolidamento della società. In questo periodo in Campidoglio l’attività degli uffici è ridotta per le vacanze di agosto, ma il dialogo con i tecnici della Roma prosegue in modo proficuo.
Dopo aver individuato l’area di Pietralata, nelle scorse settimane è stato affrontato il tema della titolarità dei terreni. Dopo la pausa estiva la Roma si prepara a presentare il progetto. Secondo fonti accreditate a ottobre, massimo novembre sarà pronto e comprenderà lo studio di fattibilità, con il relativo piano tecnico-economico.
La società giallorossa si è affidata a un importante studio di architettura, lo studio Gau, che aveva già disegnato il progetto per l’impianto della Massimina voluto da Rosella Sensi, ma poi rimasto nel cassetto. Negli incontri tra i tecnici in Comune sono state fatte molte verifiche, dall’assetto dei trasporti fino allo studio sull’impatto ambientale. La capienza sarà in linea con le ultime tendenze, con poco meno di sessantamila posti, nel pieno rispetto dei requisiti necessari per ospitare una finale di Champions League.
L’importante è avere la certezza di non finire in un altro pantano burocratico come è accaduto per Tor di Valle. Sono state studiate le caratteristiche del terreno e sono state fatte le prove acustiche. L’intenzione, conclusa la fase delle indagini preliminare, è quella di lanciare un concorso internazionale per individuare lo studio destinato a realizzare il nuovo stadio della Roma.
Che sarà avveniristico e dotato di tutte le tecnologie di ultima generazione, con schermi ad alta definizione, aperto al pubblico sette giorni su sette. Si arriverà al concorso internazionale dopo aver concluso tutti gli studi di fattibilità affidati allo studio Gau, che ha il compito di rendere praticabile il progetto che verrà presentato.