Lo scandalo Fifa «è una bruttissima storia, una pagina molto triste. Sembra una di quelle vicende italiane di corruzione che conosciamo bene». Così Mario Pescante, membro italiano del Cio, commenta la bufera che si è abbattuta sulla Federcalcio mondiale ed ha causato le dimissioni del presidente Sepp Blatter.
Per Pescante, a Baku per l’apertura dei Giochi europei, «è un momento molto delicato perchè chi sarà eletto dovrà risolvere due problemi che si chiamano Russia e Qatar. Non so dire se sono da riassegnare, dipenderà dal prossimo presidente e dalle risultanze delle istruttorie. Certo è che sostituirsi in due anni all’organizzazione di un Mondiale non è una cosa semplicissima».
Secondo Pescante «l’errore della Fifa è stato affidare a 18 persone una scelta di questo tipo (l’assegnazione dei Mondiali, ndr). È lo stesso errore che ha fatto l’atletica. Queste non sono decisioni che possono essere prese da un Comitato Esecutivo. Nel Cio tutto può essere possibile, ma siamo oltre 100 e non ci sono le confederazioni. La Fifa deve riaffidare all’assemblea una scelta di questo tipo, poi serve maggiore trasparenza. Io non ho nulla contro un vicepresidente nato alle isole Cayman o a Trinidad e Tobago. Ma io alle Cayman ci sono stato e non ho visto molti fan del calcio».
ANSA