Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Dannata e martoriata. La Roma esce dal do Dragao di Oporto scottata dall’ennesima amarezza stagionale. Il 3-1 maturato dopo i tempi supplementari, con tanto di calcio di rigore negato in extremis per fallo di Marega su Schick in piena area, costringe i giallorossi ad una dolorosa eliminazione dalla Champions League. Per la quarta volta nella storia, il percorso romanista nel massimo torneo continentale si arresta agli ottavi di finale: era già successo nel 2009, nel 2011 e nel 2016. Rispettivamente contro Arsenal, Shakhtar Donetsk e Real Madrid.
Non è una Roma “corsara”, tantomeno in Champions. Manolas e soci confermano una tendenza europea negativa in campo esterno: perse 7 delle ultime 8 gare disputate. Unica eccezione il 2-1 a Mosca contro il CSKA del 7 novembre scorso. Quella di ieri è la 32^ trasferta consecutiva nella competizione regina con almeno un gol al passivo. In generale, il bilancio lontano dall’Olimpico relativo all’attuale stagione recita 6 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte in 19 match, per un totale di 24 gol realizzati e 34 subiti. Sale a 55 il numero complessivo di reti incassate da inizio anno, nell’arco di 3270’ giocati. La Roma subisce di media un gol ogni 59 minuti di gioco.
Daniele De Rossi suggella la sua 98^ presenza nelle coppe europee con la 62^ rete in carriera in maglia giallorossa. Per il numero 16 si tratta del primo sigillo stagionale (18° marcatore diverso da inizio anno). Il suo ultimo guizzo risaliva alla leggendaria sfida interna col Barcellona del 10 aprile 2018, sempre dagli undici metri. Non solo. Con l’acuto di ieri DDR diventa, a pari merito con Mirko Vucinic, il 3° miglior realizzatore della storia della Roma in Champions League, alle spalle di Francesco Totti (17 gol) e Edin Dzeko (15). La formazione di Eusebio Di Francesco si conferma infallibile dal dischetto: 5 rigori su 5 a segno in stagione. Di Florenzi, contro la Sampdoria, l’ultimo errore. Era il 28 gennaio 2018.