Però, Juan Jesus: «Siete sorpresi? Crescerò ancora»

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Se non è stata una sorpresa, poco ci manca. Nel senso che tra i tanti volti che si sono riscattati dopo la disfatta di Vigo c’è anche il suo, quello di Juan Jesus, ieri tra i giocatori decisivi per portare a casa la vittoria di Bergamo. «Io sono la prova che il lavoro paga sempre dice lui alla fine -. Sto lavorando tanto dal ritiro di Pinzolo e ho fatto lo stesso nelle amichevoli estive e a Trigoria. Ma se sono riuscito a fare del mio meglio è perché la squadra mi ha aiutato. Devo migliorare ancora e sarà difficile, perché ora mi devo mantenere su questo livello».

VERSO L’INTER – Già, anche perché Di Francesco ha bisogno di una spalla affidabile per Manolas e Juan Jesus sembra garantirgli molta più sicurezza degli altri due, Fazio e Moreno. E poi in vista dell’Inter c’è da capire cosa succederà con Bruno Peres. «Ma io credo che il mister sappia già cosa fare. Io sono qui per aiutare la squadra, anche se non credo che andrò a giocare a destra. L’Inter? Di certo una partita difficile. Spalletti ci conosce bene e vorrà cercare di stupirci o di prenderci di sorpresa. Ma non mi piace metterlo a paragone con Di Francesco. Sono due metodi diversi di lavoro e sono due bravi allenatori. Ora c’è Di Francesco e ascoltiamo lui, che sicuramente saprà cosa fare contro i nerazzurri». Intanto, Juan Jesus oggi riprenderà ad allenarsi con il gruppo, dopo la vittoria di ieri: «Abbiamo sofferto per portare a casa la vittoria su un campo difficile e lo abbiamo saputo fare di squadra». Concetto ribadito strada facendo anche da Perotti («Vittoria sofferta ma meritata, andiamo avanti così») e Nainggolan: «Grande carattere, vittoria sofferta su un campo difficile. Ma le vittorie valgono anche così…».

IL LAVORO DEL DS – E prima della partita aveva parlato anche Monchi, il direttore sportivo che sta cercando di sistemare la rosa giallorossa a dieci giorni dalla fine del mercato: «Mahrez? Abbiamo parlato fin troppo di lui, ora sono cominciate le partite vere, il campionato, e dobbiamo parlare dei giocatori della Roma. E per Schick vale lo stesso discorso dell’algerino. Se mi piace Cuadrado? Mi piacciono tutti i buoni giocatori. Mancano undici giorni alla chiusura del mercato e stiamo cercando di trovare dei giocatori per migliorare la rosa, ma la Roma è già una grande squadra così com’è». Il ruolo scoperto resta sempre quello dell’esterno offensivo destro, dove la Roma si è messa ufficialmente alla finestra per Schick (ma sull’attaccante ceco l’Inter resta avanti e attenzione anche al Napoli, che dopo la gara di Nizza potrebbe infilarsi nella trattativa). Chiusura su Manolas e non solo («Escludo categoricamente che il difensore greco ci possa lasciare, stiamo lavorando su dei movimenti in entrata. E assicuro che la squadra ha fiducia in Di Francesco e nel suo modulo»), prima di infilarsi sull’inevitabile passaggio su Francesco Totti: «Sarà un piacere lavorare con lui, per noi è una figura fondamentale». Garantito.

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