L’ex direttore generale del Palermo Giorgio Perinetti è intervenuto in diretta nel corso della puntata televisiva de La Signora In Giallorosso, in onda venerdì 28 settembre su T9. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni:
“Ho un problema personale da definire col Palermo, dove purtroppo l’avventura si è dovuta interrompere. Le polemiche prima di Juve-Roma? E’ chiaro che in Italia la polemica è quasi più importante della partita stessa; lo dico con un pizzico di rammarico: se stiamo perdendo credibilità in campo internazionale è anche per queste situazioni. Juve-Roma è una grande partita, un grande spettacolo, dovremmo parlare di calcio. Se il calcio è alla frutta? Non vanno bene due cose: ci preoccupiamo troppo poco del campo, di quanto è importante giocare bene al calcio. In secondo luogo il calcio ha perso autonomia: le decisioni le fanno i prefetti, le autorità del calcio non contano più. Il presidente Beretta ha scoperto che in Italia ci sono problemi sugli stadi dopo che gli altri, in tutto il mondo, li hanno fatti da 20 anni”.
Sulla mossa della Juve, che ha mandato in conferenza Filippi – Un preparatore dei portieri in conferenza? A livello di Uefa questa cosa non sarebbe mai successa. Bisogna avere rispetto dei regolamenti, invece ci sono dirigenti che cambiano club e non potrebbero…
Affare Balzaretti – Chi ha fatto realmente l’affare con Balzaretti? Se le cose sono andate così, entrambe le società erano convinte di aver fatto l’affare. Per noi incassare una cifra del genere per un giocatore di quell’età era un’opportunità importante. Sabatini si è mosso prima sull’esterno, poi però si è inserito il Napoli.
Conte – La squalifica di Conte? Questa risposta l’ho già data alla Procura Federale che mi ha interrogato. L’allenatore ha sempre dato tutto per far vincere la squadra. Posso garantire che Conte è un bravo allenatore, tra i giovani tecnici in circolazione è quello che più sa dare carica alle sue squadre.
Arbitri – Prima il guardialinee aiutava l’arbitro, adesso il primo parere che ascolta il direttore di gara è quello del giudice di porta, credo che abbiamo fatto un passo indietro.
Zeman o Conte per vincere un campionato? Io ho trattato Zeman dalla Lazio, dopo l’esonero, alla Roma. L’allenatore si sceglie in base ai programmi della società, la Roma ha fatto benissimo ad ingaggiarlo perché il mister offre un calcio che fa risvegliare la passione dei tifosi. Da domani sarò un disoccupato, cercherò di trovare un posticino”.