Corriere dello Sport (F.Zara) – Per Mattia Destro il giallorosso è il colore del rimpianto. Due anni e mezzo a Roma, nel momento chiave di una carriera che non è mai decollata come era lecito attendersi. Nella Roma di Garcia e di Totti avrebbe dovuto essere lui il centravanti del futuro, ma il futuro ha sbagliato uscita alla rotonda. Per Mattia Destro il giallorosso è il colore della rivincita. Si vendicò subito, appena passato al Milan, nel gennaio del 2015, stimolato dalla “scampanellata” di Galliani, che si fece beccare a uso di telecamera, sotto casa sua, a sancire un trasferimento che chiudeva la sua esperienza nella capitale e apriva le porte all’avventura rossonera, durata però soltanto cinque mesi. Ed è stato con la maglia rossoblù – nel suo primo anno a Bologna – che ha segnato il gol che gli ha dato più gratificazione: quello del definitivo 2-2, segnato dal dischetto a una manciata di minuti dalla fine di quella che rimane l’unica stagione in cui il Bologna di Donadoni riuscì a strappare punti (2 tra andata e ritorno) alla Roma. Da allora altre tre sfide e un parziale di 7-0.
LA RIVINCITA COSTA 2,5 MILIONI – Destro a Roma ha trovato l’amore – Ludovica Caramis – ma non la consacrazione. Si è rimesso in gioco due anni e mezzo fa a Bologna, ma questa ha tutto per essere l’ultima stagione di Mattia in rossoblù. Non ha sfondato, non c’è riuscito. E il rapporto con Donadoni ormai è logoro. Dall’inizio dell’anno ha cominciato 12 partite (su 29) in panchina. Quasi una su due. Il centravanti che avrebbe dovuto fare la differenza quest’anno è andato a scartamento ridotto. Sei gol, pochi ma pesanti: quando Destro è andato a segno il Bologna ha vinto cinque volte e pareggiato una, conquistando 16 punti. Ora vuole ritrovarsi per ripresentarsi sul mercato con altre credenziali. Conviene al Bologna, che di Destro ha bisogno. E conviene persino alla Roma, perché se Destro dovesse arrivare a quota 30 gol nei primi tre anni in rossoblù (e al momento gliene mancano 5, dopo gli 8 segnati il primo anno, gli 11 della scorsa stagione e i 6 attuali), il club di Saputo dovrà sborsare – oltre ai 10 già liquidati – altri 2,5 milioni, come da accordo stipulato al momento del passaggio, nell’estate del 2015. Un trasferimento carico di aspettative. Forse troppe, considerato come sono andate le cose.