Il Messaggero (S.Carina) – All’Atalanta lo legano soltanto ricordi positivi. È la squadra infatti alla quale Bruno Peres ha segnato uno dei sei gol della sua esperienza italiana (Torino-Atalanta 2-1 dello scorso 10 aprile), quella con la quale non ha mai perso e ottenuto più punti in serie A (10, frutto di tre vittorie e un pareggio). Domenica il terzino è intenzionato a continuare nel trend positivo pur sapendo che di fronte avrà un avversario, Gomez, tra i più in forma del campionato. Tra i due sarà una sorta di rivisitazione di Brasile-Argentina, andata in scena negli ultimi giorni, aspettando poi di capire cosa accadrà realmente a gennaio, con un mercato che appare ancora abbastanza silente. Nell’ultima sosta Peres ha qualcosa da farsi perdonare. L’incidente automobilistico che lo ha visto, suo malgrado, partecipe alle 5.30 di mattina l’altra settimana, non ha fatto piacere né al club tantomeno a Spalletti che ha provveduto a far rispettare il regolamento interno. Ora il campo può aiutare l’ex granata a far dimenticare quanto accaduto più in fretta.
BRASILIANO POCO TERZINO – Anche perché, in virtù dell’infortunio di Florenzi che lascerà fuori il nazionale azzurro per altri due mesi e mezzo e soprattutto a seguito dell’adozione dell’ormai famosa “difesa a tre e mezzo”, Peres è tornato ad agire nel ruolo che lo fa rendere al meglio. Ogni volta che la Roma entra in possesso di palla, infatti, l’esterno brasiliano deve salire immediatamente e diventare, a tutti gli effetti, un centrocampista offensivo. A Vienna, ha svolto il ruolo nel migliore dei modi, mentre in campionato continua a faticare più del dovuto anche quando i giallorossi, come accaduto col Bologna, vincono in modo abbastanza netto. Domenica l’Atalanta rappresenta una prova di maturità per lui e per la Roma (che dovrebbe recuperare Totti). E per entrambi è vietato sbagliare.