Peres e Falque l’intrigo è doppio

Bruno_Peres

Tuttosport (A. Gramigni) – Un mese fa era affiorato l’interesse del Psg per Bruno Peres e pare proprio che non sia mai tramontato. Tant’è che, secondo alcuni operatori di mercato, sarebbe in arrivo un’offertona al Torino proprio per l’acquisto dell’esterno brasiliano. Cosa che farebbe la felicità dei dirigenti granata sotto il profilo economico ma che creerebbe qualche difficoltà sotto l’aspetto della strategia di mercato. Già perché il sudamericano ormai da parecchi mesi è entrato nel mirino della Roma che l’estate scorsa e a gennaio aveva cercato di prenderlo trovando però la ferma opposizione del Torino. Ma adesso il club giallorosso alla voce esuberi ha inserito un giocatore molto appetito dalla società di Urbano Cairo, Iago Falque, ideale per il modulo di Sinisa Mihajlovic e con un ingaggio ancora sostenibile per i parametri granata. Di conseguenza sembrerebbe che se il Torino dovesse decidere di lasciar partire Bruno Peres preferirebbe indirizzarlo nella capitale così da poter avere in cambio un attaccante gradito e magari un discreto gruzzoletto di milioni.

Ma il PSG è una corazzata economica con pochi rivali in Europa e quindi è in grado di sostenere qualsiasi tipo di spesa. Chiaro che i francesi potrebbero far pendere la bilancia dell’eventuale trattativa dalla loro parte con già la semplice offerta di un super ingaggio al giocatore (le indiscrezioni parlano di 2,8 milioni di euro a stagione come base di partenza). Inoltre per i francesi non sarebbe certo un problema versare i 20 milioni che il Torino avrebbe fissato come prezzo per la cessione del proprio gioiello. A queste cifre è chiaro che pure la Roma avrebbe difficoltà ad arrivare e la società granata, di fronte al turbinio di milioni, potrebbe lasciare appassire il proprio interesse per l’attaccante spagnolo. Tanto più che, per Bruno Peres, arrivano segnali anche dal Bayern Monaco e dalla Premier League. Per ora timidi ma aumenteranno con il passare del tempo. Ed anche per questo il Torino pare non aver nessuna fretta di decidere il futuro del proprio brasiliano, peraltro messo sotto contratto fino al giugno 2020. Se si innescase una vorticosa asta al rialzo con le big europee il club granata ne sarebbe ben felice e con il ricavato potrebbe ripiegare su altri obiettivi.

PAROLE – Bruno Peres ora è in Brasile per godersi un po’ di vacanze. L’altro ieri è intervenuto come ospite alla trasmissione “Futebol no Mundo” in onda su Espn ed ha parlato della sua esperienza al Torino e di Giampiero Ventura. «Non mi piace usare quella parola ma Ventura per me è come un padre. Mi ha sempre trattato bene, dimostrando affetto nei miei confronti e io non posso che desiderare il meglio per lui. Credo che sia un ottimo profilo per la nazionale italiana, è uno dei più grandi allenatori e ama tantissimo lavorare. Io e lui abbiamo creato grande intimità e confidenza. Un giorno mi ha detto: Se vado in Nazionale dovrò naturalizzarti. E io ho risposto: No, voglio ancora provare con il Brasile. Lui poi ha ancora scherzato dicendomi che era più facile per me giocare con l’Italia che con la verdeoro ma io non penso a questa ipotesi». Chiuso il capitolo Ventura il giocatore ha aperto quello relativo al suo impiego nel Torino: «Quando si giocava con una linea a quattro di difesa dovevo gestire al meglio la fase di spinta e questo lo sapevo bene e mi sentivo pronto a farlo avendo giocato da terzino per due anni e mezzo con il Santos. Ma dopo questi due anni assai intensi di Torino mi sento molto più preparato tatticamente di prima». Infine un argomento delicato, il mercato: «Di queste questioni se ne occupa solamente il mio agente ma posso rivelare che lo scorso anno la Roma si era avvicinata molto a me però alla fine della storia ci furono soltanto chiacchiere e con il club giallorosso non si andò mai al sodo. Nulla di concreto, insomma». Già, la Roma, che pare stia tornando però. Psg permettendo…

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