Leggo (F. Balzani) – Una Joya scaccia crisi per una Roma che sorpassa la Lazio e difende coi fatti il suo allenatore. Serviva una reazione dopo le 4 sberle di Marassi che avevano messo Mourinho sulla graticola. E in un Olimpico da sold out la squadra giallorossa ha rialzato la testa contro un Frosinone ben organizzato grazie alle magie di Dybala e a quel Lukaku al quarto gol in cinque partite.
Il tecnico prima della partita era sceso in campo e aveva ricevuto l’ovazione della sua gente, così lontana da quella che riempie di veleno le bacheche social. Ma non bastava, ovviamente. Così a ridargli lo scettro sono stati i suoi pupilli. Dybala ha trovato Lukaku che ha scartato come un cioccolatino Oyono e bucato Turati con una cannonata da distanza ravvicinata. Poi il Frosinone ha provato a sfruttare le difficoltà di una difesa orfana di Smalling e Llorente, con Cristante spostato indietro. La mira di Cuni e compagni però ha tradito l’ex Di Francesco.
Così nella ripresa la Roma ha ripreso in mano il gioco andando vicina al gol in più occasioni prima con Bove poi ancora con Lukaku. Ci è voluta un’altra magia di Dybala per chiudere i discorsi. A sfruttare il dono dell’argentino ecco capitan Pellegrini, unico a ricevere fischi prima del match.
“Abbiamo parlato molto col mister, era importantissimo vincere in un momento difficile, ma la stagione è lunga”, ha ruggito Lukaku. Josè ringrazia e punta Servette e Cagliari prima di una sosta in cui recupererà diversi infortunati: “Inizio campionato orribile, ma è dipeso da tanti fattori. Sapevo che i ragazzi avrebbero dato questa dimostrazione, perché siamo amici. Sono molto contento per loro, perché dopo una partita come quella con il Genoa non è facile, bisogna avere una struttura mentale importante. Abbiamo avuto un appoggio incredibile da questa tifoseria. Lukaku? Almeno non possono dire che non lo faccio segnare, non sono un allenatore capace di distruggere un giocatore”.