Corriere dello Sport (R. Maida) – La Roma prende tempo per completare la rosa, anche per l’obiettivo più urgente: il centravanti. Appare ormai chiaro che Scamacca, il preferito di Tiago Pinto, non si muoverà in prestito con diritto di riscatto, condizione indispensabile per chi lo vuole. La situazione potrebbe cambiare se l’incastro di attaccanti in Premier League, dopo l’acquisto di Hojlund da parte del Manchester United, portasse al West Ham un altro centravanti. Oggi non ci sono le premesse per un affare low cost.
Ma c’è dell’altro. La Roma, conoscendo benissimo l’orientamento di Mourinho e di Dybala, non esclude di poter prendere ancora Alvaro Morata, che ieri ha giocato titolare l’amichevole vinta dall’Atletico contro il Manchester City (è uscito dopo un’ora sullo 0-0). Da Madrid, come ha constatato personalmente Tiago Pinto nell’incontro con il procuratore Lopez e l’intermediario Bozzo, non vendono per meno di 18-20 milioni. Quindi per poter trattare con una certa credibilità la Roma deve prima piazzare Ibañez, che al netto della percentuale sulla rivendita da girare all’Atalanta frutterebbe più o meno quella cifra. Lo stallo negoziale è determinato dall’assenza di acquirenti determinati: Ibañez piace a tanti ma non ha ancora attirato una proposta davvero convincente.
Quanto al centrocampista che Mourinho chiede per completare l’organico, è sempre vicino l’arrivo di Renato Sanches. Nei prossimi giorni Tiago Pinto perfezionerà l’accordo con il Psg, un club amico, per il prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni. La speranza della Roma è che dopo il flop Wijnaldum il nuovo rinforzo preso a casa del signor Al-Khelaifi renda molto di più. A Trigoria, o meglio in Portogallo, conoscono lo storico di infortuni di Renato Sanches, che infatti sarà sottoposto a visite mediche accurate prima della firma del contratto. Ma al tempo stesso, nell’impossibilità di investire quattrini, proveranno a cogliere l’occasione di rilanciarlo.