La Gazzetta dello Sport (E.Esposito) – Bisognerà attendere settembre prima di porre la parola fine sul caso Lazio-tamponi. Le udienze, a cui avrebbero fatto seguito le sentenze, di fronte al Collegio di garanzia presso il Coni fissate per il prossimo lunedì sono state infatti rinviate a dopo l’estate in seguito alla richiesta dell’avvocato Gentile di procedere a sezioni unite. Si tratta dei ricorsi (separati) al terzo e ultimo grado di giustizia sportiva presentati da Claudio Lotito e dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia dopo le condanne per le violazioni dei protocolli Covid.
[inline]
Il 30 aprile la Corte d’appello federale, inasprendo la pena del primo grado, aveva punito il presidente biancoceleste con 12 mesi di inibizione, confermando invece i 12 ai due medici. Per Lotito si è trattato di una sentenza pesantissima visto che, avendo già ricevuto in passato oltre due mesi di squalifica, ha superato i 12 mesi più un giorno di inibizione in dieci anni che determinano la decadenza dell’incarico di consigliere federale. Per questo il ricorso al Collegio di garanzia è tanto importante. Stavolta a difenderlo non dovrebbe esserci il suo storico legale Gian Michele Gentile, che lavorerà per i due medici, ma l’avvocato Romano Vaccarella, consulente già scelto dalla Lazio nella causa (persa) contro il Torino.