La Repubblica (L. D’Albergo) – Prima ha trovato l’area, quella di Pietralata. Adesso anche i tecnici giusti. Per le indagini preliminari sui terreni alle spalle della stazione Tiburtina, la Roma ha deciso di bussare alle porte di Gau. Si tratta dello studio di architetti guidato da Gino Zavanella, il designer specializzato in maxi impianti sportivi che ha lavorato anche all’ideazione dello Juventus Stadium.
Dopo il colpo Paulo Dybala, i giallorossi guardano ancora a Torino, sponda bianconera. Calciomercato (e campanilismi) a parte, lo studio Gau avrà piuttosto da fare nei prossimi mesi. Si occuperà di tutte le verifiche relative all’assetto trasportistico dell’area — su cui è arrivato già un primo via libera dal Campidoglio — e soprattutto di quello urbanistico. Il nodo in questo caso è quello della titolarità dei terreni. I terreni di Pietralata, infatti, sono stati espropriati dal Comune ormai più di 20 anni fa.
Un’operazione da vagliare e rivagliare, fino ad avere la certezza di non incappare in un nuovo guazzabuglio burocratico in stile Tor di Valle. Allo studio Gau sono stati affidati anche gli studi geognostici, quelli che permettono di definire le caratteristiche del terreno su cui la Roma vorrebbe posare uno stadio da 60 mila posti.
Infine le prove acustiche, che i tecnici messi sotto contratti dal club giallorosso sono pronti a subappaltare a un’altra azienda. Insomma, in proprio o con i consulenti che individuerà, Gau dovrà sgomberare il campo da tutti i dubbi per poi restituire la palla al club di Dan e Ryan Friedkin. L’intenzione, conclusa la fase delle indagini preliminare, è quella di lanciare un concorso internazionale per individuare il designer destinato a realizzare la nuova casa dei romanisti.
A proposito, oltre allo Stadium di Torino, lo studio appena incaricato dalla Roma ha lavorato anche con i giallorossi. Era il 2009 quando gli architetti coordinati da Zavanella depositavano a Trigoria il progetto dello stadio Franco Sensi.