Corriere dello Sport (R. Maida) – Stanno tutti bene tranne lui, il centravanti più talentuoso, il plusvalore di mercato. Ma il ritorno non è così lontano ha garantito Daniele De Rossi, che in un mese l’ha visto al massimo riscaldarsi sul campo e spera di poterlo allenare il prima possibile. Allenarlo davvero.
Tammy Abraham vede l’ultimo chilometro della sua corsa personale ma ancora non può alzare le braccia perché la strada verso il traguardo è ancora in saliscendi: è tutto normale quando un atleta sente sbriciolarsi il ginocchio in un caldo e sofferto pomeriggio di giugno. Non è mai una convalescenza breve e nemmeno lineare.
A inizio marzo saranno passati 9 mesi da quella torsione innaturale che ha sfregiato la sua carriera. Bastava sentire le urla, osservare le lacrime. Dopo la sentenza delle macchine, che è stata anche buonista riconoscendo solo” la rottura del legamen- crociato anteriore, Abraham ha deciso di operarsi a Londra dal mago del settore, il professor Williams. A lui Abraham dovrà chiedere il permesso per riprendere gli allenamenti a pieno regime: finora è appena affacciato alla finestra del lavoro, per evitare problematiche collaterali all’articolazione. Il consulto è previsto tra un paio di settimane. Se il chirurgo darà l’ok, Abraham po- trà tornare in gruppo.
Ma c’è un elemento positivo in questa storia: Abraham potrà aiutare la Roma già in questo finale di stagione, offrendo una diversa soluzione tattica. De Rossi potrebbe a quel punto anche schierare due attaccanti centra li. La coppia con Lukaku, almeno per qualche minuto di qualche partita, può diventare realtà da aprile in poi.