Corriere dello Sport (R.Maida) – Aprile non è mai lo stesso mese. Tre anni fa, nella notte di Roma-Barcellona, Lorenzo Pellegrini esultò in panchina come uno dei 70mila tifosi presenti all’Olimpico. Stasera, dentro ad uno stadio vuoto, sarà il capitano della Roma che deve respingere i progetti di rimonta dell’Ajax per festeggiare un’altra semifinale europea. In poco più di 1000 giorni è passato dal ruolo di giovane comprimario alla responsabilità di leader della squadra. Pensare a De Rossi è un attimo, così come a Totti. Entrambi fecero lo stesso passaggio di Lorenzo che adesso si vuole caricare la squadra sulle spalle per volare in Europa.
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Dopo il gol dell’andata, su grande partecipazione di Scherpen, Lorenzo negli ultimi giorni si è allenato molto per migliorare i calci di punizione e d’angolo. Ormai è lui il delegato di Fonseca. Il numero 7 è arrivato già a quota 8 reti stagionali eguagliando il suo record in carriera con la maglia del Sassuolo. Inoltre nelle ultime quattro presenze in Europa League ha preso parte attiva a tre gol, in totale sta a quota 7 assist quest’anno. Il tecnico non rinuncia mai a lui e le statistiche ci spiegano il motivo. Tiago Pinto vuole ovviamente puntare su di lui per questo progetto ed è pronto a rinnovargli il contratto in scadenza nel 2022.