La Gazzetta dello Sport – Funziona così, sulla testa di Pellegrini. Che quando viene giù, in realtà non è pioggia ma grandine. Non c’è proprio verso che questo stadio, l’Olimpico, non gli regali una gioia in queste settimane. Qui dove è fischiato dai suoi tifosi quando gioca con la maglia della Roma, capitano con l’indice puntato, ancor di più dopo il caos legato all’allontanamento di Daniele De Rossi. Sembra quasi che il destino si sia ricordato di Lorenzo, ieri sera, dopo 40 minuti di calcio ben giocato. Era stato tra i migliori, li tra le linee aveva dato fastidio a un Belgio che non riusciva a leggere neppure mezza giocata degli azzurri. Poi la fossa, il buco in cui s’è infilato Lorenzo. Pure per via di un pallone dritto per dritto giocato in uscita da Bastoni, non la migliore delle scelte. Ecco l’intervento da dietro, il cartellino giallo, poi diventato rosso dopo il richiamo del Var. Spalletti gli aveva dato fiducia, lanciandolo senza dubbi titolare alla vigilia. Per il c.t. è un giocatore centrale, da lui era ripartito un mese fa dopo l’Europeo a Parigi contro la Francia.